FERRARO | Guidare una Ferrari non è facile: polso e gestione, pilastri della sua crescita

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Il primo ad essere cresciuto esponenzialmente, quest’anno, è proprio il timoniere del Catania: Giovanni Ferraro. Il tecnico rossazzurro è arrivato alle falde dell’Etna per godere di un’opportunità unica in carriera, allenare in Serie D un club blasonato, affamato di riscatto dopo anni difficili e chiamato al rilancio da una nuova proprietà.

Colta al volo l’occasione, l’allenatore nel corso della stagione ha vissuto sulla sua pelle una entusiasmante evoluzione, sia nei termini della gestione di una squadra di calcio – forte e competitiva in ogni suo elemento – sia sui parametri tecnico-tattici, anche perché affiancato da uno staff davvero importante per la categoria. Le motivazioni, poi, hanno fatto e continuano a fare il resto.

Si dice spesso che – nello sport come nella vita – siano i momenti più complicati a forgiare un “miglioramento”, una crescita significativa. Così nel momento peggiore del Catania, quest’anno (la flessione che il gruppo ha vissuto dagli impegni successivi alla vittoria di Paternò fino al termine del girone d’andata), tanto i ragazzi quanto mister Ferraro hanno saputo trarre spunti fondamentali per migliorarsi.

Sono migliorati i rapporti, la capacità di portare il gruppo ad un’autoconsapevolezza dei propri mezzi. Lo staff ha saputo lavorare bene sul piano della preparazione per la seconda parte di campionato e, via via, alcuni dei calciatori più attesi, come per esempio De Luca, sono entrati “a regime”.

Per il resto, ormai collaudatissimo il 4-3-3, pochi i cambi effettuati tra una partita e l’altra, segno ormai di una continuità di rendimento da salvaguardare per arrivare in fretta all’obiettivo, il tutto in tandem con la necessità di dare spazio e alternanza anche ad altre prime scelte, e ai giocatori acquistati durante il mercato di riparazione invernale. Alla fine aver lavorato con convinzione sulle proprie idee ha condotto ai risultati richiesti da proprietà, dirigenza e tifoseria. Manca solo il rush finale.

Giovanni Ferraro non è mai stato un allenatore da molte parole: pochi concetti, chiari, in loop per portare il Catania tra i professionisti. E dopo anni di chiacchiere e proponimenti disattesi, questa sostanza riconcilia una città intera col calcio. Dopo le critiche, dunque, ecco i complimenti doverosi, ad un passo dall’obiettivo, per la guida tecnica rossazzurra.

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