LANERI: “Società sempre presente e giovani di prospettiva alta. Squadra già forte, lo sarà anche l’anno prossimo”

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foto Catania FC

Il Direttore Sportivo del Catania Antonello Laneri, ospite della trasmissione televisiva ‘Cataniamente’, a cura di RSC TV su Video Regione in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com, ha parlato a 360 gradi della ripartenza del calcio a Catania e di prospettive future all’interno del club rossazzurro:

“Potrebbe essere che il 19 marzo, a Caltanissetta (si attende soltanto l’ufficialità), sia il giorno della festa promozione ma dobbiamo vincere le prossime due partite, poi il Locri affronterà il Sant’Agata. Speriamo di chiudere subito il campionato. E’ stato bello sposare il progetto di rinascita del Catania. Ripartire da zero per poi arrivare ai risultati attuali è stato bellissimo, la società ti fa sentire a tuo agio. All’interno del club ognuno di noi ha un ruolo ben definito“. 

“Quando arrivai a Catania non c’era niente, solamente io e Grella. Ci sono due squadre: una che gioca dentro la sede, l’altra dentro il campo. Oggi il Catania è strutturato da club professionistico non solo a livello sportivo, ma anche societario. Quando una squadra vince un campionato è sempre importante, in qualsiasi categoria. L’entusiasmo di Catania è positivo, a supporto di una società che programma e vuole arrivare più avanti possibile. Pelligra vuole investire anche a livello di città, quando arriva un imprenditore del genere devi stendere un tappeto rosso e non farlo scappare“.

“Un aspetto prioritario è costituito dal fatto che la società è sempre presente, ogni giorno al campo, negli uffici, allo stadio. Dipendenti e giocatori questo lo vedono e dà motivazioni in più. A me piace stare vicino alla squadra ed è sempre stato così dappertutto per me. Mi piace seguire tutti gli allenamenti  e risolvere eventuali problemi, supportando il calciatore quando ne ha bisogno”.

Tutti i giovani di questo Catania sono di prospettiva alta, anche quelli che giocano poco. Si stanno formando e possono davvero fare un salto di qualità. Giocando a Catania con questo tipo di pressione, cresci anche più velocemente. Ma noi questi ragazzi non li consideriamo esclusivamente perchè occupano la casella degli under. In più di un’occasione abbiamo giocato anche con cinque under, a Sant’Agata di Militello c’erano due 2004 in campo. Sono ragazzi che giocano perchè meritano di farlo a prescindere dalla regola che impone la Serie D. Chiarella? E’ stato un anno fermo a Pescara per infortunio. Qua ha ricominciato con un altro problema fisico. Adesso deve riacquisire la resistenza ottimale e può farlo solamente giocando con continuità“. 

“In generale abbiamo 25 titolari. Al di là di chi fa giocare il mister, la qualità degli interpreti non cambia. E riconoscevo già nei ragazzi la personalità, il valore umano. Sono forti mentalmente. Non c’è assolutamente invidia in questo gruppo, gli allenamenti sono sempre intensi ed in armonia. Si è creato qualcosa che alla lunga ti fa vincere il campionato. Sul campo del Santa Maria Cilento è stata una partita molto particolare ed è coincisa con l’assenza dei nostri tifosi, ma oggi parlare di calo di tensione quando giochi davanti a quel tifo è impossibile. I giocatori del Catania hanno uno spiccato senso d’appartenenza. Ho giocato molto ad inizio stagione sul senso di appartenenza e vorremmo proseguire in questo percorso, portando anche più giovani possibili in Prima Squadra”.

“Non abbiamo ancora stabilito il budget per affrontare la C, ne stanno parlando Grella, Pelligra e Carra. A volte se hai un budget molto elevato non è detto che vinci. Per vincere serve lavoro, competenza e andare a trovare quei giocatori in grado di fare la differenza. Il mercato offre determinate situazioni, in base al momento puoi spendere tanto o meno. Catania è anche una piazza che attira a prescindere dal discorso economico, oggi tanta gente vorrebbe venire qui, in una società seria che non ti fa mancare nulla e giocando davanti a 15mila persone. Modelli di riferimento per il Catania? Può essere l’Atalanta, ma Grella sta studiando un tipo di mentalità ben precisa. Vogliamo investire molto nel settore giovanile, puntando sulla formazione dei catanesi”.

“All’interno della nostra squadra ci sono elementi come Rapisarda, Litteri, Sarno, De Luca che l’anno scorso hanno perso una una semifinale playoff in Lega Pro, Sarao, Giovinco che ha fatto 10 gol col Taranto. Questi ragazzi presi dalla Lega Pro erano calciatori affermati in quella categoria. Abbiamo già una squadra forte e lo sarà anche l’anno prossimo. Fermo restando che faremo anche innesti funzionali al prossimo campionato di Serie C. In questo momento però siamo concentrati a vincere il torneo di D e la Poule Scudetto. Poi, a bocce ferme, faremo tutte le valutazioni in vista della prossima stagione”.

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