Melior de Cinere surgo. La rinascita del Catania comincia dal traguardo raggiunto ieri con la promozione in Serie C del sodalizio etneo. Dopo il fallimento, le umiliazioni e gli anni – anche quelli precedenti alla passata stagione – trascorsi all’insegna della sofferenza, un colpo di reni verso l’alto: uno slancio atteso, arrivato a coronamento di una stagione esaltante.
I mesi passati dall’arrivo di Ross Pelligra sono stati un crescendo, gli ingredienti del successo sono stati “cultura del lavoro, investimenti mirati, progettualità pluriennale, attenzione ai dettagli, rispetto delle regole”. Tutti valori, questi, che se accostati ad un potenziale economico significativo si traducono in successi sul campo e lontano dal rettangolo di gioco.
Il nuovo Catania, forgiato attorno a figure determinate e capaci, come Vincenzo Grella, Luca Carra, Antonello Laneri, Giovanni Caniglia e tutto lo staff di lavoro, ha saputo compattare una città calcisticamente parlando devastata riportandola nel professionismo dopo solo una stagione.
Le lacrime, miste ai sorrisi di una passione ricompensata dall’impegno della squadra, fino a ieri sera al lungomare ci hanno emozionato tutti. La grande festa, che proseguirà fino al prossimo match in casa e che, lo sperano tutti, possa essere solo il primo capitolo di una serie.
Già, perché in fondo il vero sogno rossazzurro è quello della Serie A, sarebbe un sacrilegio pensarla diversamente. La scalata comincia sul serio, l’anno prossimo sarà grande battaglia. Intanto bisogna chiudere la stagione in bellezza.
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