L’EDITORIALE – Archiviata settimana particolare. Maturità, c’è una lezione da non dimenticare

0
440

Quella appena andata in archivio è stata per i colori rossazzurri una settimana particolare, condita da “scoop” di calciomercato e polemiche extracalcistiche legate all’universo beach soccer. Ieri si è conclusa la regular season che già da tempo ha proiettato il Catania in Serie C e all’ormai imminente Poule Scudetto.

L’incidente di percorso di Trapani (sconfitta per 1-0, firmata Francesco Catania), per quanto imprevisto – secondo quanto affermato nel post gara dallo stesso Giovanni Ferraro – è episodio accettabile, anche in virtù delle differenti motivazioni che hanno accompagnato le due compagini a sfidarsi. I granata infatti avevano voglia di fare bene in chiave playoff e per ben impressionare il nuovo proprietario del club.

Negli ultimi giorni, comunque, si è respirato un clima non entusiasmante. Perché? Si è cominciato a parlare di futuro ed è venuto giù qualche nome accostato al Catania per quanto riguarda la panchina. Il calcio è anche questo, il mercato impazza e con questo anche le notizie pubblicate sui media, fa parte del gioco. Intanto però in molti hanno cominciato a mormorare, chiedendo rispetto per la squadra e per la sua guida tecnica. Ferraro infatti si è guadagnato stima e fiducia della tifoseria e una parte di questa si è riversata sui social per commentare i rumors venuti fuori.

Non solo. Infatti anche la notizia delle dimissioni dal CdA etneo di Giovanni Caniglia ha portato a commenti esasperati dettati dall’incertezza delle motivazioni per cui questo atto è stato compiuto. In realtà dovrebbe essere semplicemente una scelta dettata dall’ormai prossimo inserimento nei ranghi societari e dirigenziali di Mark Bresciano, e ne sapremo senz’altro di più a breve. Nulla di cui preoccuparsi dunque, anche perché Caniglia è e resta per adesso amministratore della holding italiana di Pelligra.

Ma non è ancora finita qui, anche il capitolo beach soccer ha scaldato gli animi della piazza rossazzurra, vista la decisione del club di appoggiare – affidando nome e marchio – l’ex Canalicchio, diventato Catania SSD, nonostante la presenza di un’altra blasonata realtà del calcio su sabbia quale il Catania Beach Soccer, capace di portare alle falde dell’Etna diversi prestigiosi trofei, oltre a rispettabili traguardi internazionali. Apriti cielo tra difensori della causa Ross Pelligra e bastian contrari in disaccordo con l’idea di frammentare il potenziale sportivo della città. Il gruppo Pelligra lavora ormai da tempo alla realizzazione di un progetto di polisportiva. Non ci è dato sapere come prossimamente si svilupperà la vicenda. Le scelte imprenditoriali restano libere, queste saranno dettate sempre da convincimenti di natura economica oltre che sociale, com’è normale che sia.

Ha fatto ancor più discutere la conferenza stampa di presentazione del progetto beach soccer presso la sede Ars. In un contesto di piena campagna elettorale per la città, è apparsa effettivamente una forzatura evitabile quella di scegliere questa location.

Detto questo, nella piena e cosciente onestà intellettuale che deve distinguere l’operato di una testata giornalistica, traendo le somme e tornando al tema prettamente sportivo, il bilancio dell’operato della società rossazzurra non può essere criticabile, al netto di un cammino senza intoppi in campionato e di una programmazione già partita per disputare anche il campionato di Serie C con l’intenzione di essere protagonisti e non comparse.

Un ambiente maturo sa come dover porre una critica che diventi opportunità di costruzione positiva del futuro, e guai se non fosse possibile criticare. Bisogna saperlo fare. Mentre il puro strimpellare non ha mai portato da nessuna parte. Una lezione assimilata tanti anni or sono e che sarebbe delittuoso dimenticare.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***