ESCLUSIVA – Pagliara: “Catania, immagino una programmazione pluriennale. Su sostenibilità e centro sportivo…”

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Il dirigente sportivo Fabio Pelligra, ex segretario della FIDAL e FIH nonché tifoso del Catania ed ex collaboratore etneo durante il periodo Gaucci, parla ai nostri microfoni del futuro del Catania, della nuova società e del ritorno nel professionismo.

Come hai salutato l’iniziativa del Catania di avviare una sorta di polisportiva, stringendo collaborazioni con altre discipline? Come ritieni debba svilupparsi questo tipo di attività?
“Sono molto contento che il gruppo Pelligra si occupi di altre discipline sportive. Non mi sembra che tecnicamente si stia costituendo una polisportiva ma penso che il team dell’australiano voglia intervenire su alcune realtà imprenditoriali sviluppando dei progetti che abbiano anche a che fare con lo sport. La polisportiva avrebbe una predisposizione societaria, una struttura diversa che ad oggi ancora non mi appare chiara. È comunque da valutare molto positivamente questo aspetto. D’altro canto mi sembra però assolutamente necessario fare un’analisi e quindi considerare pure le realtà già esistenti, penso al beach soccer, alla pallavolo. Realtà già strutturate che necessitano di una forma di sinergia almeno da richiedere inizialmente. Dunque mi auguro che questo raffronto con le realtà già presenti sia stato fatto e sia costante in futuro”.

Programmazione in Serie C. Quanto conta a tuo avviso il budget? In molti ne parlano come di un aspetto basilare, ma al Catania i concetti chiave sono quelli di competenza e sostenibilità, basando tutto su scelte ponderate. Questo comunque non significa che non si metterà mano al portafoglio…
“Mi sembra che il tema, sicuramente apprezzabile e giustissimo da parte del Calcio Catania, è di avere una società sostenibile. Serve mettersi d’accordo per cosa si intende con il termine sostenibilità. Ovvero se sono quelle che Michele Uva (Uefa) propone o se si parla solo di sostenibilità economica. Mi auguro ovviamente che sia la prima delle soluzioni. Sul resto avrei ovviamente fiducia massima nel gruppo Pelligra che è ben consapevole che Catania si aspetta una squadra che sia immediatamente ai vertici e che lotti per la promozione ma tutto deve essere costruito con assoluta competenza, con un sistema di meritocrazia e certamente anche con il budget disponibile. Quindi mi sembra che finora da questo punto di vista le azioni del gruppo Pelligra siano assolutamente in linea, dunque mi appaiono quelle giuste”.

Come sempre ci vuole equilibrio nell’analisi di queste prime fasi di programmazione. Quali devono essere a tuo avviso le caratteristiche della squadra nel prossimo campionato di Serie C?
“Sulle caratteristiche della squadra di Serie C è evidente che dipende dalla programmazione che farà il gruppo Pelligra se intende fare, come ci auguriamo tutti da tifosi, un tentativo di promozione il prima possibile o pianificandolo. Quindi è chiaro che immagino che dovrà esserci una programmazione pluriennale che tiene conto della Serie C e dunque di cominciare a costruire tutto con una logica. Su questo sono molto sereno. Hanno massima professionalità nell’immaginare la struttura tecnica. Credo che quello che noi tutti ci aspettiamo è che ci sia però fin dall’inizio volontà e decisione di fare una squadra di vertice che è quello che i tifosi meritano”.

Capitolo strutture. Ne parliamo spesso. Avere un centro sportivo è fondamentale per programmare il lavoro del settore giovanile…
“Relativamente al centro sportivo credo che si debba avere la giusta pazienza. Non dimentichiamoci che siamo una realtà grandissima ma in questo momento in Serie C con un settore giovanile che si è ristrutturato. Quindi mi sembra che la tempistica non debba essere un problema ed è giusto che le scelte siano ponderate. Io, lo dico da sempre, concordo che per una squadra di Serie C il centro di Torre del Grifo è sovradimensionato, mi sembra giusta l’attenzione dimostrata anche su questo fronte, secondo me è corretto costruire un nuovo centro con la corretta attenzione. Nel frattempo ovviamente mi auguro e sono certo che l’amministrazione metta nelle condizioni la società di allenarsi nel modo migliore sia per la prima squadra che per il settore giovanile”.

Come viene salutato a tuo avviso, dalle altre realtà calcistiche professioniste, il ritorno del Catania in terza serie e il rilancio delle proprie ambizioni?
“Posso dirlo con certezza, ne ho parlato a lungo con i vertici federali e varie leghe e c’è molto entusiasmo. C’è una grande attesa, è una piazza considerata strategica, credo che ci sia il massimo appoggio da parte di tutte le istituzioni sportive al Catania e a questa nuova società. Il rientro tra i professionisti di una città come Catania, di una società che ha delle ambizioni come quelle di Pelligra, è visto come un fatto molto positivo per tutto il calcio italiano”.

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1 COMMENTO

  1. Non è che si debba essere una polisportiva per aggiudicarsi un eventuale affidamento dello stadio Angelo Massimino. Se non vado errato lo stadio di piazza spiedini , nel suo atto costitutivo, non ha solo il calcio ma almeno anche l’atletica.

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