“Quando il Gruppo Pelligra ha rilevato il calcio catanese rilanciando idee e propositi di gloria sapeva che si sarebbe scontrato con una realtà difficile sul piano logico. «Avremo pazienza – la risposta dello stesso presidente – ma realizzeremo i nostri propositi». Oggi è stato compiuto qualche passo in avanti”, riporta l’edizione locale de La Gazzetta dello Sport.
“Il principale impianto cittadino è sottoposto ai lavori di restauro e ammodernamento con i quasi 6 milioni che il Comune aveva pescato da fondi comunitari. La ditta che si occupa degli interventi sta predisponendo la posa di 20.300 seggiolini per coprire l’intera capienza e nei prossimi giorni interverrà per rivoluzionare l’impianto di drenaggio cambiando il fondo del terreno di gioco. Ed è stato pubblicato il bando di gara per l’affidamento in gestione della strutturata, durata 10 anni più altri 10 in proroga. Il Catania spera di gestire la struttura in toto”, si legge.
“Avere uno stadio tutto per sè agevolerebbe la società nella programmazione degli allenamenti”. La prima squadra si allenerà sul campo principale ed al Cibalino, “terreno di gioco che sorge dietro la Curva Sud e che verrà sistemato dopo decenni evitando ai calciatori di spostarsi fuori città”. Inoltre il Catania ha avuto in gestione dal Comune l’impianto di Nesima e lo ha destinato per l’attività giovanile e per quella femminile. “Sarà dotato di sala video, sala stampa e sala medica, utilizzato dal vivaio e del Catania Women”. Ma Pelligra “vuole realizzare un centro sportivo che possa contenere almeno 8 campi per permettere a tutti i ragazzini di giocare a calcio nel settore giovanile che presto sarà ampliato mentre resta insoluto il caso di Torre del Grifo: il centro è lontano dalla città, ha costi elevatissimi di gestione e da oltre un anno chiuso, sotto sequestro dal Tribunale”.
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