GRELLA: “Catania, progetto per la A e restarci a lungo. Non voglio deludere i catanesi. Pelligra vulcanico e uomo di successo”

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foto Catania FC

Intervistato da calciomercato.com, il vice presidente ed amministratore delegato del Catania torna sulle linee guida della società ed il rapporto con il patron Rosario Pelligra, che guarda con grande ambizione al futuro rossazzurro:

“Stimolante, complicato: queste sono le due parole con le quali descriverei questa mia avventura alla guida del Catania – le parole di Grella -. Abbiamo trovato un ambiente che aveva perso un po’ di fiducia, di entusiasmo. Il nostro primo obiettivo è stato far capire alla gente che era arrivata gente seria, con un progetto serio a medio-lungo termine. Adesso che siamo tornati tra i professionisti non vogliamo pensare solo alla domenica, bensì avere un planning serio, con l’idea di diventare il più sostenibile possibile, gestire i soldi in maniera sana, con cura e attenzione”.      

“Presto servirà un nuovo centro sportivo all’avanguardia per far crescere i nostri ragazzi nella maniera migliore ed essere competitivi con i club del Nord. Un ragazzo giovane deve poter stare nella sua terra, se lo ritiene. A parità di livello, il ragazzo siciliano per noi avrà sempre la precedenza sugli altri. Sta sempre al singolo ragazzo cogliere l’occasione che noi siamo pronti a dargli”.          

” Non abbiamo mai fatto promesse che non ci sentivamo in grado al 100% di mantenere. La scalata alla Serie A è finalizzata a rimanerci tanto, non solo ad arrivarci il prima possibile. La mia ambizione è creare una società, non solo una squadra, che possa non solo reggere la Serie A, ma rimanerci a lungo. Il team dirigenziale vive la sfida guardando in avanti. Dobbiamo investire tempo, passione, conoscenza, competenza per diventare sempre più forti come società”.        

“Abbiamo un’idea e un’identità di calcio che vogliamo proporre oggi e nei prossimi anni. Abbiamo individuato uno stile da imprimere alla prima squadra, al settore giovanile e addirittura ai club affiliati. Tutti adottano lo stesso metodo della prima squadra. Abbiamo ottimi individui, ora lavoriamo sul collettivo in modo che li esalti, che esalti loro e l’identità. La forza di questa club è quella di guardare oltre quella famosa maledetta domenica che chiede risultati subito. Io vorrei che il calcio italiano presto riconosca lo stile del Catania”.         

“12 mesi fa non avevamo carta e penna, oggi siamo qui a parlare di questo progetto così intrigante. Non voglio fare il passo più lungo della gamba, ma il presidente vuole far vedere a tutti il suo bambino, il suo Catania, in Australia, USA, Inghilterra. Pelligra è un uomo di successo, un grande imprenditore nel settore immobiliare, ma mi chiama più dei suoi dirigenti, 5 volte al giorno, a volte per avere conferma di ciò che mi ha chiesto poco prima. Tiene tantissimo al successo del Catania, la sua famiglia ha messo a disposizione risorse importantissime senza avere la certezza di un risultato. Questo è indice di generosità, di voglia di restituire al territorio qualcosa di notevole. Lui è davvero vulcanico, ti travolge con il suo coraggio, ti trascina e ti mette a disposizione strada facendo quello che ti può servire. Quando se la sente va, ha la forza e l’impeto. Attenzione, non improvvisa: il Pelligra Group ha decuplicato il proprio valore in meno di dieci anni. Da lui si può solo imparare, ma il mio carattere più pacato, meno da cowboy, lo tranquillizza molto”.          

“Conosco bene la passione dei catanesi, e non prendo niente alla leggera perché non li voglio deludere. Non prendo mai decisioni nel breve, perché voglio che si ricordino della nostra idea di pensare oltre la domenica. Questo può portarci pressione, ma le opinioni non ci condizionano, andiamo avanti per la nostra strada”.

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