Le parole del portiere del Catania Klavs Bethers nel corso della trasmissione ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’, a Globus Television. L’estremo difensore lettone sta continuando a mettersi in evidenza difendendo i pali rossazzurri.
“Domenica scorsa è stata una partita difficile contro una squadra molto organizzata – afferma -. Nel secondo tempo con il cambio di modulo abbiamo creato qualche occasione in più secondo me, ci è mancato il gol, abbiamo avuto due buonissime chance per andare a segno ma purtroppo non siamo riusciti a trovare la via della rete. Peccato anche per l’occasionissima non concretizzata da Dubickas. Nel finale ho evitato il raddoppio stabiese con un intervento in uscita coordinando piedi e mani, un movimento utile che ho imparato da piccolo tramite gli insegnamenti del mio ex preparatore dei portieri. C’è da dire che preferisco ricevere tiri ravvicinati piuttosto che dalla distanza, questi sono un po’ più insidiosi per me”.
“Nazionale Under 21 lettone? Mi era già stato preannunciato che avrei ricevuto la convocazione per gli impegni di ottobre, poi sono rimasto a Catania perché la società etnea ha contattato la federazione chiedendo di consentirmi di non lasciare la Sicilia, visto l’infortunio di Livieri. Quando ho parlato con l’allenatore, mi ha detto che in questo momento è più importante giocare qua perché se io gioco a Catania ho sempre una porta aperta per la Nazionale”.
“I fischi delle tifoserie avversarie nei miei confronti? Io non sento nulla per tenere alta la concentrazione. Ad esempio a Castellammare di Stabia parlano il dialetto napoletano, che io non conosco e per me è un bene questo (sorride, ndr). Anche quando giocavo in Serie D non capivo tanto la lingua italiana. Critiche all’indirizzo della nostra squadra? Le critiche le riceviamo ed è giusto che ci siano in presenza di risultati negativi. E’ difficile da spiegare il motivo di queste difficoltà, siamo una squadra nuova e lavoriamo per migliorarci”.
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