L’EDITORIALE: Catania troppo brutto per essere vero, urge una svolta immediata

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foto Catania FC

Un Catania inguardabile quello che torna sconfitto dalla trasferta di Castellammare di Stabia. La squadra di Luca Tabbiani – battuta da una Juve Stabia molto attenta e cinica, meritevole del primato momentaneo nel girone C di terza serie – delude le aspettative, ancora una volta, e dopo sette partite disputate è lecito cominciare a riflettere. Gli etnei in classifica hanno soltanto 8 punti, sui 21 a disposizione. Un bottino abbastanza esiguo che mette in dubbio le fondamenta del progetto tecnico del Catania.

Ci ha pensato anche lo stesso Luca Tabbiani a mettere in discussione alcuni dei principi di gioco su cui si fondava il progetto all’inizio di questa stagione, con le parole dette ieri nel post gara: “Mi assumo le mie responsabilità, bisogna trovare altre soluzioni”. Ed effettivamente in campo abbiamo visto qualcosa di nuovo dal punto di vista dei numeri e dello schieramento tattico, nel secondo tempo. Ciò che però preoccupa maggiormente è l’assenza di mordente sotto il profilo caratteriale. Reazione sterile, a livello individuale una marea di errori in impostazione, l’ultimo passaggio mai azzeccato (ma neanche tentato spesso e volentieri). La squadra esce da questo confronto con le ossa rotte, surclassata nei concetti tecnici e tattici dai propri avversari.

La Serie C è questa, fine della discussione: garra – tanta -, buona difesa e velocità di esecuzione, cinismo. Questo modo di giocare non deve lasciare intendere che non ci vuole qualità, poiché sarebbe un grande errore pensarlo. In passato chi ha vinto il girone ha applicato un calcio con pochi fronzoli, tanta sostanza e anche enorme qualità nel mettere in pratica i principi richiesti dalla guida tecnica.

A Catania un concorso di colpe tra società, allenatore, staff e squadra per questo avvio da dimenticare, e la necessaria chiamata alle armi perché salvare l’annata è possibile. Non c’è disfattismo in quest’analisi, c’è una lettura concreta della situazione: continuando così non si arriva da nessuna parte. Ciò non vuol dire che la stagione sia finita qui, infatti tra le tantissime giornate di campionato ancora da disputare e la possibile lotteria dei play off ci sono tanti treni che portano ad un possibile piazzamento finale positivo in chiave promozione, ma occorre agire per apportare le correzioni necessarie.

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