STAMPA LOCALE – Patanè: “Catania, tre situazioni che hanno cambiato le geometrie mentali dei giocatori”

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Angelo Patanè

Ecco alcune riflessioni del giornalista Angelo Patanè, su Telecolor, in attesa dei prossimi impegni stagionali del Catania che, nel giro di pochi giorni, se la vedrà con Taranto e Rimini:

“La realtà adesso è comprendere come se la cava Lucarelli, che punta tutto sulla Coppa Italia. Quella di mercoledì diventa la gara più importante della stagione. La formazione schierata contro la Juve Stabia è la migliore che abbiamo visto finora esprimersi in campo. Sabato, contro una squadra che nel percorso storico ed emotivo del Catania ha rappresentato una svolta, Lucarelli può confermare buona parte dei giocatori di domenica o deciderà di risparmiarseli per l’incontro di mercoledì?”.

“Lucarelli parla spesso del discorso legato allo zainetto, che domenica si è svuotato. Il Catania ha ascoltato probabilmente le voci interne ed esterne giunte, decidendo di mandare la squadra in ritiro. Poi da più parti, giungendo richieste di fare sentire la voce della società in un momento di così grande delicatezza, è arrivata la lettera di Pelligra e si è concretizzato l’arrivo di un mental coach, Eugenio Vassalle. Tre situazioni che in qualche modo hanno cambiato le geometrie mentali dei giocatori”.

“La prima regola di Vassalle è lasciare i problemi personali, familiari, organizzativi fuori dallo spogliatoio. Il secondo è attutire la pressione generale e la pressione dei media. Trovarsi in un’ambientazione come quella di Catania, una realtà che mediaticamente incide sulla testa dei giocatori, sarà uno dei compiti del mental coach”.    

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