A MENTE FREDDA – Catania, lo scenario in chiave playout e Coppa Italia. Lezioni di morale? No, grazie

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Il Catania, spettatore interessato, può dirsi tutto sommato soddisfatto dei risultati maturati nella 34/a giornata di campionato. Perché se da un lato Turris e Monopoli si sono avvicinate ai rossazzurri in classifica, la sorprendente vittoria del Brindisi ha mantenuto inalterato il distacco del Catania dalla Virtus Francavilla terzultima (+9). Con questo margine gli etnei non disputerebbero i playout né contro il Francavilla, né con il Monterosi Tuscia (+11). Sarebbe fondamentale imporsi domenica proprio a Francavilla Fontana per chiudere definitivamente (o quasi) il discorso salvezza. Da non buttare un eventuale risultato di parità, mentre la sconfitta renderebbe tutto decisamente più complicato e disastroso.

Prima però c’è una Coppa Italia da onorare e, possibilmente, vincere. Perché resta un obiettivo stagionale della società, perché può contribuire a dare un minimo di senso ad una stagione pessima. Inoltre rappresenta una competizione mai vinta nella sua storia dal Catania. Giocarla senza la spinta dei 20mila del “Massimino” è infinitamente triste, in quanto paga la stragrande maggioranza dei tifosi civili e corretti che non hanno niente a che vedere con i brutti episodi riportati nella finale d’andata. Ma la presenza di 1.500 bambini in tribuna esalta i valori dello sport, di una città e di una società che dicono con ogni mezzo NO alla violenza.

A tal proposito hanno fatto discutere alcune esternazioni rese pubbliche dalla dirigenza del Padova. Avremmo volentieri fatto a meno delle lezioni di morale dell’amministratore delegato biancoscudato Alessandra Bianchi, nella misura in cui confida “in un comportamento virtuoso dei ragazzi catanesi e dei loro accompagnatori”. Stia tranquilla che non ci saranno problemi da questo punto di vista.

I comportamenti vili di una forte minoranza allo stadio “Euganeo” sono già stati doverosamente condannati, così come è emersa una gestione non impeccabile dell’ordine pubblico. Preferiamo non soffermarci oltre sulle dichiarazioni dell’A.D. del Padova enfatizzando, invece, la bontà dell’iniziativa condivisa dal Catania FC con la Lega Pro. Perché i bambini rappresentano per eccellenza la purezza e l’innocenza. Saranno loro i veri protagonisti dell’incontro di martedì sera, al di là dell’aspetto puramente agonistico sul rettangolo verde.  

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