DALLA SALA STAMPA – Zeoli: “Deluso dall’approccio, mi aspettavo un atteggiamento diverso”

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foto Catania FC

In sala stampa mister Michele Zeoli commenta così il 2-1 maturato a Padova nella finale d’andata di Coppa Italia Serie C:

“Sono deluso dall’approccio alla partita, questa era la finale d’andata di Coppa e mi aspettavo dai giocatori che facessero determinate cose, fatte però solo nel secondo tempo e a tratti nel primo. Si può giocare palla serenamente, invece i ragazzi vanno dietro agli eventi. Prendi un gol in contropiede – che in una partita del genere non puoi prendere con la palla che andava scaraventata in tribuna – e poi non reagisci. Eppure basta un giro palla, creare potenziali occasioni per riprendersi. Bisogna crederci, la partita si riprende, all’intervallo l’ho detto alla squadra. Qualcuno ci ha creduto e lo ha dimostrato da subentrato”.

“Sui gol, capire cosa passa per la testa dei giocatori in quel momento diventa difficile. E’ chiaro che devi ripetere cose semplici, come lo stare bene in campo. Noi ad esempio sul 2-1 un minuto dopo abbiamo rischiato di prendere il 3-1. Non puoi assentarti rischiando di buttare via quello che di buono avevi fatto migliorando anche sotto il profilo del possesso. Mi aspettavo di più come atteggiamento”.               

“Ci aspettavamo che il Padova giocasse con un modulo diverso dal 4-2-3-1 e avevamo preparato soluzioni diverse con Chiricò accanto a Di Carmine. Le scelte di formazione sono state fatte perchè serve a tutti dare la possibilità di giocare. Ndoj? Questa squadra non ha il play, ma non è che la palla deve passare per forza dal play. Noi avevamo anche dieci diffidati, Curado non lo era ma l’ammonizione ricevuta dopo pochi minuti ha condizionato il resto della sua gara”.

Avevamo prearato una partita di un certo tipo ma poi abbiamo dovuto cambiare l’unico giocatore che in quel momento poteva stare davanti alla difesa facendolo rifiatare, per non rischiare di perderlo successivamente. I ragazzi devono sentirsi responsabili di alcune cose, perché se seguiamo una logica poi in campo ti aspetti qualcosa di diverso. Aggredire da subito l’avversario? Devi sapere gestire le forze. Anche i 90 minuti del Padova non sono stati identici, ma è una squadra che sa come gestire certi frangenti, non a caso è seconda in classifica. I nostri errori ce li portiamo dietro da tanto tempo, inutile girarci intorno”.

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