ZEOLI: “Squadra messa alla prova sul piano emotivo, cavalchiamo l’onda mettendo da parte ogni forma di individualismo”

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foto Catania FC

L’allenatore del Catania Michele Zeoli parla del match in programma domenica a Francavilla Fontana. Massima concentrazione e disponibilità, sottolineando soprattutto l’importanza di recuperare energie nervose dopo la vittoria della Coppa Italia. Queste le parole di Zeoli in sala stampa:

“Vincere la Coppa è normale che dia tanto entusiasmo e la consapevolezza di poter battere chiunque. Dà fiducia in alcune situazioni che poi devono essere ripetute. Mercoledì ci sono stati i ringraziamenti da parte mia alla squadra, ho abbracciato anche chi non ha dato il suo contributo. Vedi Haveri, Ndoj o Curado, che non sta giocando ma mi dà una grande mano a livello di positività nello spogliatoio”.

Domenica mi aspetto una gara sulla falsariga di Torre del Greco come ambiente e terreno di gioco. Il Francavilla è una squadra che nelle ultime 6 partite in casa ha fatto un ruolino di marcia importante non subendo gol contro avversarie importanti ed incamerando 12 punti. In trasferta forse ha avuto qualche problemino. La squadra ne è a conoscenza. In questo momento dobbiamo recuperare soprattutto energie nervose. Il Francavilla ha giocatori molto interessanti davanti, cerca molte combinazioni, attacca la porta da cross con tanti uomini, fa dell’intensità l’arma migliore in casa, dunque bisogna stare attenti ai minimi particolari, alle preventive e situazioni particolari. Ho rivisto il gol col Latina al 92′, quello rispecchia un po’ le caratteristiche della squadra avversaria. In attacco ci sono giocatori pericolosi come Polidori e Artistico, hanno anche un buon centrocampo. Rispettiamo gli avversari ma credo che noi dobbiamo cavalcare quest’onda che si percepisce dopo la vittoria della Coppa, sappiamo benissimo la spinta che ci può essere dai tifosi ma queste bose bisogna conquistarsele. Adesso la squadra è messa alla prova soprattutto sul lato emotivo”.        

“Percorso differente del Catania tra campionato e Coppa Italia? La preparazione della partita in Coppa è diversa, non dico che il giocatore entra in campo più spensierato però adesso i punti pesano perché le gare a disposizione sono sempre meno. Siamo consapevoli che il match di domenica ci deve dare delle certezze. Mi aspetto un altro tipo di approccio rispetto alla trasferta di Torre del Greco. Adesso abbiamo fissato un obiettivo, è importante avere vinto la Coppa e vanno presi gli aspetti positivi della partita col Padova. Ad è esempio mi sono rimasti impressi gli abbracci dei componenti della rosa, quello è il messaggio che devono portarsi dietro. Nell’ultima azione della partita del Padova avevo capito che non ci avrebbero mai segnato. Quel segnale ci dobbiamo portare dietro a Francavilla per 90 minuti e forse oltre”.

Infermeria? Sturaro vorrebbe dare il proprio contributo però insieme con lo staff medico abbiamo posticipato il rientro alla gara col Messina. La voglia di Stefano è tanta ma abbiamo visto che forse accelerare i tempi come fatto in precedenza può creare dei piccoli problemi. Per il resto la formazione penso di sceglierla domenica mattina, sia per alcuni acciacchi e soprattutto per valutare il recupero delle energie nervose. Forse l’unica certezza che ho in questo momento è l’impiego di Albertoni in porta, visto che Furlan è squalificato”.

“Oggi e domani facciamo allenamento, conta anche l’onestà dei giocatori perché questo è un momento importante dove non bisogna guardare nè al minutaggio, nè alla presenza. E’ importante come si entra in campo, tutti vorrebbero dare il loro contributo ma l’adrenalina ed il dispendio di energie nervose sono stati notevoli in 120 minuti di gioco, quelli non li recuperi facilmente. Vediamo anche chi ha tirato la carretta finora. L’atteggiamento deve essere quello di Marsura, con dieci minuti sparati a mille. Sono contento di lui e altri ragazzi che nelle difficoltà ne sono usciti fuori da soli. E uscire fuori da certe situazioni a Catania, da soli, ti da quel qualcosina in più, ti fa vedere le cose in modo diverso. Dobbiamo continuare così. Vale per Marsura, Celli, Costantino e potrei fare altri nomi. La strada è tracciata, adesso da soli hanno capito cosa fare. E’ stato importante farli sentire importanti. Conta mettere da parte ogni forma di individualismo. Forse con il modulo che stiamo adottando qualcuno viene penalizzato, però se in una rosa la maggiore parte dei calciatori trova dei vantaggi, tutti devono dare la loro disponibilità, concetto talmente facile da esprimere ma difficile da applicare. Essere disposti a fare qualsiasi cosa, a prescindere dai minuti in campo”.

“A livello fisico abbiamo grossi margini di miglioramento, stiamo lavorando tanto con il Prof. Petralia, con lui condividiamo un’idea importante, possiamo usufruire anche dello stadio, inoltre il Cibalino è in buone condizioni. Bisogna far capire ai giocatori che la condizione va ricercata, non subendo l’allenamento, aumentando l‘intensità a livello individuale e di gruppo. I dati ci dicono che stiamo migliorando sul piano fisico però in questo momento credo sia più importante recuperare energie nervose in vista di domenica”.

“Ndoj? Forse ho sbagliato ad accelerare un po’ i tempi. Mi sono fidato di alcune sensazioni ma è un giocatore forte, sta cercando in tutti i modi negli allenamenti di acquisire la condizione, lo vedo soffrire a livello fisico, anche in volto. Non deve mollare. Silvestri? Così come per Curado, sono ragazzi di esperienza, probabilmente queste situazioni le hanno già vissute, capiscono che se possono dare un contributo anche con un abbraccio o una pacca, un consiglio, questo va sottolineato ed è una cosa ben voluta”.

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