“All’ora di pranzo, Alessandro Raimo esce dal Massimino insieme con i compagni di squadra. S’imbuca sull’auto guidata da Jimenez. Qualche tifoso lo riconosce e lo saluta con affetto. La risposta รจ naturale: un sorriso e un grazie. Raimo ha il telefonino tra le mani, riguarda il comunicato del club che certifica il rinnovo contrattuale e ringrazia ancora: ยซNon vedo l’ora di tornareยป”.
Il quotidiano La Sicilia pone in evidenza il fatto che la mossa del Catania “ha poco di strategico e molto di affettuoso. Nel momento peggiore per un calciatore, lo stop per infortunio (traumatico, al ginocchio) con una sosta fino a dicembre, mitigata con un rilancio. Il rinnovo a un giocatore fermo per problemi fisici non รจ roba di tutti i giorni. Il club ha voluto privilegiare, per il momento, il lato umano, quello affettivo, per dare un incoraggiamento a una persona, prima ancora che ad un giocatore di calcio, e spingerlo moralmente verso un ritorno che tutta la cittร aspetta”, si legge.
“Raimo uno di noi. Suda la maglia, ci rappresenta”, รจ una sorta di slogan diventato virale che riassume i pareri dei tifosi. Di certo quando Raimo รจ sceso in campo ha offerto il suo contributo, dando il massimo. Non a caso Toscano lo aveva gradualmente schierato con maggiore minutaggio ottenendo risposte concrete prima dell’infortunio.
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