Nel pieno del ritiro pre-campionato e con il mercato estivo nel vivo, il Catania si trova di fronte a un crocevia importante per il proprio futuro: completare in tempi rapidi e con lucidità il reparto offensivo, elemento chiave per alimentare le ambizioni di promozione in Serie B. La nuova stagione alle porte porta con sé rinnovate aspettative promozione, ma anche la consapevolezza che, negli ultimi due anni, il completamento del reparto avanzato ha rappresentato più volte un tallone d’Achille per la compagine rossazzurra.
Dall’ingresso della proprietà targata Ross Pelligra, il ritorno tra i professionisti è stato accompagnato da una costruzione offensiva spesso sbilanciata, tardiva o poco coerente con le necessità di un team ambizioso. Gli errori commessi in passato, tuttavia, devono servire da lezione. E proprio per questo motivo, oggi più che mai, appare fondamentale accelerare sul fronte di un innesto pesante in avanti: una punta di esperienza, gol e leadership, in grado di elevare il livello qualitativo e mentale del reparto.
La partenza di Roberto Inglese – accolto con scetticismo, ma capace di imporsi con professionalità e gol importanti – ha lasciato un vuoto da colmare. Al momento, le uniche certezze si chiamano Francesco Forte e Alex Rolfini, ma la sensazione è che manchi ancora un tassello cruciale per completare il puzzle offensivo. Forte, reduce da un’annata non particolarmente brillante, sarà chiamato a dimostrare di poter essere un riferimento affidabile, soprattutto se messo nelle condizioni ideali per rendere. Il suo lavoro di sponda, la capacità di aggredire l’area e la fisicità nelle palle alte potrebbero diventare risorse determinanti, a patto che venga supportato adeguatamente dal centrocampo e dalla trequarti. Rolfini è un giocatore rapido, versatile che può ricoprire diverse posizioni in attacco.
Il sistema di gioco che il tecnico adotterà dovrà dunque valorizzare le caratteristiche dei suoi interpreti, esaltando i movimenti di Forte e Rolfini, ma soprattutto creando presupposti concreti per l’inserimento di un eventuale nuovo attaccante dal pedigree importante. Con Inglese, la squadra ha dimostrato di saper lavorare bene per l’uomo d’area, ma a mancare sono state soprattutto le alternative credibili dalla panchina.
È su questa mancanza che il club è chiamato a intervenire con decisione: servono gol, servono certezze. E se il progetto Catania vuole davvero alzare l’asticella, non può più permettersi di iniziare la stagione con un reparto d’attacco incompleto o in fase di rodaggio. Il tempo stringe e la concorrenza non aspetta.
Il riscatto di Forte, il contributo di Rolfini e di un giocatore come Cicerelli, preziosa pedina rientrata dal prestito alla Ternana, più l’eventuale arrivo di una punta “gollifera” rappresentano oggi i pilastri su cui costruire un attacco finalmente all’altezza delle ambizioni rossazzurre. Solo così il Catania potrà voltare pagina e lasciarsi alle spalle le incertezze che hanno caratterizzato gli ultimi mercati offensivi.
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