domenica, 21 Settembre 2025
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STAMPA LOCALE – Gagliano: “Se il Catania è questo non può puntare alla promozione. Una squadra deve dimostrare la consapevolezza di quello che vale”

Le parole del giornalista di Telecolor Angelo Gagliano, nel corso della trasmissione ‘Diretta Stadio’ dopo la gara disputata dal Catania contro il Sorrento:

“Il Sorrento non si è rivelata la squadra più facile da affrontare. E’ mancato il Catania aggressivo, in grado di creare difficoltà all’avversario. Ritmi bassissimi, pochi cambi di passo, poche vere occasioni da gol. Il Catania non si è acceso. Troppo poco, si è giocato come se ci fosse una sorta di freno che bloccasse la squadra nel momento in cui tentava di osare qualcosa. Cicerelli e Jimenez dovrebbero essere la fonte d’ispirazione del gioco ma si sono visti a tratti, senza costante, un pò di più Cicerelli. Forte troppo isolato là davanti. Il rigore parato da Dini non ha dato la sveglia al Catania. In mezzo al campo Quaini non ha fatto malissimo. Alla squadra è mancata la spinta collettiva, l’appoggio da parte di tutti nella manovra offensiva. In difesa il Catania non ha corso grandi rischi”.

“Lunetta punta l’uomo, va in velocità, ha grande esplosività nel suo scatto. Giocatore che non dà punti di riferimento, ha provato a dare il suo contributo. Il Catania ha cercato di alzare un pò il ritmo soltanto a metà del secondo tempo mettendo un pò più di pressione all’avversario, una pressione comunque non così asfissiante nell’area di rigore del Sorrento al punto di metterlo alle corde. Il Sorrento si è difeso con molto ordine, non ha quasi mai rischiato nulla. Forse il pareggio è il risultato più giusto”.

“Non c’è stata nè la voglia di giocare la partita in un certo modo nè quella reazione nervosa che era quasi implicita dopo le quattro sberle subite a Cosenza. Una squadra deve dimostrare la consapevolezza di quello che vale, oggi innesca molti dubbi anche all’interno dello stesso gruppo. Se questa è la squadra che nelle intenzioni punta al salto di categoria, l’obiettivo è molto lontano. Non c’è una parvenza per potere puntare alla promozione, poi è anche vero che durante la stagione ci sono dei periodi più o meno belli per tutti, ma questo periodo è arrivato troppo presto”.

“Se si può mettere in discussione la posizione in panchina di Toscano? E’ possibile che ci siano riflessioni in conseguenza di questi troppi infortuni e dell’involuzione che la squadra ha avuto nelle ultime partite. Oggi il Catania è ancora in tempo per eventualmente rimediare. Si sono giocate ancora 5 partite, ma se dovessi arrivare alla 15esima giornata e vivi ancora questa situazione potrebbe essere poi troppo tardi recuperare il terreno perduto”.

“Si dovrebbe anche avere la possibilità di cambiare dei dogmi. Sacchi, ad esempio, aveva una certa idea di calcio, molto radicale e conservatore per quello che era il suo modo di giocare. Io però dico che in alcune situazioni devi sorprendere l’avversario. Anche se non rientra nella tua filosofia calcistica quel modo di giocare a calcio, nel momento in cui fai una mossa azzardata sorprendi l’avversario ma devi essere pronto a fare quella mossa, la devi preparare, collaudare in settimana. Se il Catania gioca sempre con il 3-4-2-1 e quegli interpreti, l’avversario sa esattamente come mettere insieme le contromisure adeguate”.

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