CATANIA – VERONA: precedenti dagli anni ’30 ai giorni nostri, a Siracusa l’unico confronto di Coppa Italia

Domenica sera le squadre di Catania e Verona si affronteranno nel contesto di un match valido per il terzo turno eliminatorio di Coppa Italia. Appuntamento allo stadio “Angelo Massimino” con fischio d’inizio alle ore 20.00. Il bilancio dei precedenti in Sicilia sorride al Catania con dieci vittorie. Cinque le affermazioni venete, otto i pareggi. Etnei che non vincono dalla stagione 2002/03 quando, in B, Taldo ed Oliveira andarono a segno per i padroni di casa e Minelli, futuro rossoazzurro, per gli ospiti. Pari a reti inviolate negli ultimi due confronti ufficiali giocati in B e A, rispettivamente nell’anno della promozione e retrocessione catanese. Il Verona, invece, non s’impone fuori casa dal 1984: si trattò dell’unico match disputato dalle due formazioni in Coppa Italia. 2-3 il risultato finale sul campo neutro di Siracusa. Galderisi, Di Gennaro e Tricella i marcatori gialloblu; Ermini e Luvanor in gol per il Catania.

VIDEO YOUTUBE: l’ultimo Catania-Verona, fu 0-0

BILANCIO PRECEDENTI

Vittorie Catania 9
Pareggi 8
Vittorie Verona 5
Gol Catania 28
Gol Verona 19

Serie B 1939/40: Catania 1-1 Verona
Serie B 1949/50: Catania 2-1 Hellas Verona
Serie B 1950/51: Catania 1-1 Hellas Verona
Serie B 1951/52: Catania 1-1 Hellas Verona
Serie B 1952/53: Catania 2-1 Hellas Verona
Serie B 1953/54: Catania 3-1 Hellas Verona
Serie B 1955/56: Catania 1-0 Hellas Verona
Serie B 1956/57: Catania 1-1 Hellas Verona
Serie B 1958/59: Catania 1-2 Hellas Verona
Serie B 1959/60: Catania 4-0 Hellas Verona
Serie B 1966/67: Catania 2-0 Hellas Verona
Serie B 1967/68: Catania 0-1 Hellas Verona
Serie A 1970/71: Catania 0-1 Hellas Verona
Serie B 1980/81: Catania 1-0 Hellas Verona
Serie B 1981/82: Catania 2-1 Hellas Verona
Serie A 1983/84: Catania 0-1 Hellas Verona
Coppa Italia 1984/85: Catania 2-3 Hellas Verona
Serie B 2002/03: Catania 2-1 Hellas Verona
Serie B 2003/04: Catania 1-1 Hellas Verona
Serie B 2004/05: Catania 1-1 Hellas Verona
Serie B 2005/06: Catania 0-0 Hellas Verona
Serie A 2013/14: Catania 0-0 Hellas Verona

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PLASMATI: Matera, l’ex Catania si unisce al gruppo

L’esperto ex attaccante del Catania Gianvito Plasmati si unisce al gruppo del Matera. Lo annuncia ai microfoni di materasport.it l’avvocato Vitantonio Ripoli: “Da oggi si aggrega Gianvito Plasmati sempre nel solco della materanità, è una mia scommessa personale. Se Gianvito sta bene fisicamente è un giocatore che fa la differenza totale in questa categoria e poi prenderemo altre due persone”.

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SEMENZATO (Pordenone): “Catania? Ho voluto provare ma ho capito che il mio posto è qui”

“È come se non fossi mai andato via. Ho ritrovato quasi tutti i compagni di due anni fa e ripreso da dove avevo lasciato. Ero andato a Catania perché volevo riprovare un’esperienza al Sud, in una piazza importante, con un grande blasone, a 30 anni ho voluto provarci. Ma ho capito che il mio posto è a Pordenone”, parole del terzino Daniel Semenzato ai microfoni del Messaggero Veneto.

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GIOTTI (Avv. Ternana): “Decisione ricorso, speriamo venerdì ma rischia di slittare dal 20 agosto in poi”

L’avvocato della Ternana Fabio Giotti parla del ricorso presentato al Collegio di garanzia. Ecco quanto si legge su Il Messaggero:

“Quando sapremo? Dipende dagli uffici del Collegio di garanzia del Coni. Solitamente loro restano chiusi tutta la settimana di Ferragosto. Aspettiamo se sarà così anche quest’anno. In questo caso, tutto slitterebbe di una settimana e il periodo utile per una decisione sarebbe dal 20 agosto in poi. Noi, intanto, spediamo il ricorso. Poi, chissà, potrebbero anche decidere in tempi brevi. La cosa ideale, sarebbe se ci riuscissero entro venerdì. Non ci fasciamo la testa. Vediamo cosa succede”.

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BANDECCHI (patron Ternana): “Siamo in guerra. Chi sbaglia viene ripescato, assurdo. Lottiamo per la nostra libertà”

La Ternana non molla. Il patron Stefano Bandecchi torna sulla vicenda ripescaggi a Radio Cusano Campus:

“A mio avviso è una situazione estremamente sgradevole e un gravissimo torto che la squadra della Ternana e la città di Terni stanno subendo. Il torto è stato quello di veder cambiare delle regole in corsa: fanno sì che società che non dovevano neanche essere pensate per questo invito al ripescaggio siano poi le prime della fila per poter essere ripescate, società che hanno commesso delle irregolarità, degli illeciti amministrativi e degli illeciti sportivi. Queste situazioni sono state messe alla pari e attraverso due sentenze di due gradi diversi, due decisioni totalmente incomprensibili per qualsiasi persona di buon senso. Questo è un gravissimo sopruso che non subiremo rimanendo inermi”.

“Questa situazione non può passare inosservata. Mi dà molto fastidio, mi fa vedere l’Italia con un prospetto ancora più buio. Mi fa domandare in che mani siamo. Noi faremo tutto ciò che è legalmente possibile per poter controbattere, fino anche a chiedere l’interruzione dell’inizio dei campionati di calcio, sia di quello di serie C sia di quello di serie B. Noi faremo tutto ciò che è possibile per ottenere giustizia. Ritengo che in questo momento sia scoppiata una guerra, una guerra tra chi evidentemente concepisce il mondo in maniera naturale e giusta e chi solo attraverso mille scorciatoie arriva a certi risultati. Uso il termine guerra in maniera voluta. Credo che oggi qualsiasi tipo di situazione sia lecita per poter far valere la nostra ragione. Quando si subisce un torto infame e violento bisogna avere una reazione e la reazione non potrà mai farci passare dalla ragione al torto: noi avremo sempre ragione nella reazione che stiamo avendo in questo momento e quindi combatteremo questa guerra, come è giusto che sia, fino alla fine con tutti i nostri mezzi”.

“C’è un principio chiarissimo e sacrosanto che  diceva che le squadre che hanno commesso degli illeciti sarebbero state punite. Ma non in eterno. Veniva dato un tempo molto regolare: per un certo periodo a seguito di un illecito commesso non si potevano avere determinati benefici. Non era una cosa così punitiva, non è eterna, non è l’inferno. Ora si è cancellata questa regola: chi sbaglia e fa qualcosa di illecito non sarà più punito nemmeno per un secondo anzi godrà di un beneficio, il ripescaggio. Assurdo. L’illecito, che sia amministrativo o sportivo, ha in maniera diversa una grande gravità: con quello amministrativo mi tengo i soldi in tasca anziché pagarli a chi ha il diritto di averli, per la parte contributiva e stipendiale, e posso fare con quei soldi quello che voglio. Se sono bravo potrei anche guadagnare il triplo dei soldi sul mercato, se so operare in Borsa o se so che tipo di operazione fare. Posso trarre un vantaggio, anche di carattere economico, importante, a danno di altri o di tutta la società. Mi sembra chiaro che questo tipo di illecito va comunque sanzionato. Poi c’è l’illecito sportivo: qualcuno che di fatto ha imbrogliato nel risultato del gioco del calcio, della partita svolta sul campo verde. Di cosa stiamo parlando? Possiamo considerarlo lecito? Consideriamo lecito l’atleta dopato che si è fatto di qualche sostanza che gli permette di essere più forte degli altri? No, il dopato viene giustamente  buttato fuori dalla competizione e viene sanzionato per un determinato periodo. Punto. Ora non capisco come possa passare inosservato che il mondo del calcio dopi con il denaro le proprie prestazioni. Qualcuno mi risponde che questo tipo reato è stato fatto anche in passato e da alcune persone non più presenti . È vero, me ne rendo conto. Però mi si dice anche che la Ternana non viene ripescata perché quello che si va a valutare del passato, ciò che si valuta è la
società calcistica da quando è nata. Quindi per quanto riguarda le cose sbagliate, fatte male, allora il tempo non conta. Per le cose irregolari si guarda solo quello che è successo negli ultimi 15 minuti, per quanto riguarda le cose positive si guardano gli ultimi 100 anni. Questo non va bene: si guardino gli ultimi 100 anni o gli ultimi 15 minuti di tutta la storia calcistica.  E non mi si dica che “chi c’è ora non ha commesso illeciti”. Va bene, ma anche nella storia sono stati commessi crimini di guerra che chi comanda ora non rifarebbe ma chi  lo ha fatto mi risulta che per questo tipo di crimine sia stato giustamente punito  per molti anni”.

“Noi eravamo i primi della lista, al massimo i secondi. Ci sono tre posti liberi e li abbiamo persi tutti e tre, due dei quali a vantaggio di società che hanno vinto evidentemente una causa, il Novara e il Catania. Ambedue hanno avuto delle problematiche, che non mi riguardano, che oggi non valgono più e che le fanno passare davanti a me. Per una storia fatta di anni, in cui sono state più di me in serie A, in cui hanno avuto più pubblico e tante belle cose. Peccato che nessuno stia più guardando quello che di negativo hanno fatto. Potrei anche dire che si sono succeduti in quelle squadre vari presidenti, vari direttori sportivi, vari allenatori, vari calciatori, varie persone che hanno contribuito a ottenere quei risultati nell’arco della storia calcistica di quella squadra. Queste persone vanno bene finché hanno fatto cose positive. Tutti quelli che hanno sbagliato qualcosa, fosse anche arrivare tardi a uno sportello per pagare un contributo, sono stati cancellati, non esistono più nella storia di queste squadre. La Ternana che negli ultimi anni  invece ha sempre lavorato bene, ma ha qualche dato meno brillante, è stata messa dietro”. 

“Lottiamo per la nostra libertà, lottiamo per qualcosa che va oltre la Ternana stessa, lottiamo per un principio di giustizia che deve esistere e non possono venire ogni giorno a fare i maestrini e a raccontarci balle. Lo faremo perché così in futuro nessuno dovrà subire gli stessi torti. Mi ripeto, che nessuno provi a farmi da maestrino perché in guerra tutto è lecito e prima prima o poi qualcuno sanguina”.

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DI JULIO (Esclusiva): “Col Catania ho giocato la mia Champions. Stadio da pelle d’oca. Serie B giusto merito ma richiamatemi a giugno…”

Due annate vissute in rossoazzurro e Catania gli è rimasta nel cuore. Nei mesi scorsi l’ex centrocampista etneo Dino Di Julio aveva detto ai nostri microfoni “Chiamatemi nuovamente quando il Catania festeggerà il ritorno in Serie B”. Detto, fatto. Anche se attendiamo ancora l’ufficialità del ripescaggio nel campionato cadetto. Di Julio parla, in esclusiva a TuttoCalcioCatania.com, come sempre da tifoso aggiunto. Fiero ed orgoglioso di avere vestito quella maglia.

Dino, mi sono ricordato di te. Non potevo non ricontattarti alla luce dei festeggiamenti per il ritorno ufficioso del Catania in B…
“Ho festeggiato anch’io, da lontano. Quando ho saputo la notizia la prima cosa che ho fatto è stata quella di chiamare mio figlio che indossa la casacca rossoazzurra del papà. Io sono cresciuto nel settore giovanile della Lazio, quindi io e lui siamo vicini ai colori biancocelesti. Parlavamo del mercato della Lazio, gli dissi ‘guarda che abbiamo un altro grosso acquisto, il Catania è in Serie B’. Siamo molto contenti. Mi auguro che al più presto ci sia un Lazio-Catania. Nonostante i miei trascorsi in biancoceleste, con il cuore tiferei Catania perchè quella maglia mi è rimasta dentro. Le emozioni trasmesse dal Catania non me le ha date nessun’altra squadra”.

A proposito di Lazio, la società capitolina sta provando a prendere Gomez. Come lo vedresti in biancoceleste?
“Gomez possiede le caratteristiche perfette per la Lazio. Sarebbe l’ideale per il tipo di gioco di Inzaghi. Ha fatto benissimo anche a Catania. E’ un giocatore che sa saltare l’uomo, caratteristica riscontrabile sempre meno in giro. Se va alla Lazio, i biancocelesti farebbero un ottimo acquisto. Speriamo che vada in porto anche per il Catania (vanta una percentuale d’incasso sulla futura vendita del ‘Papu’, ndr”.

Tornando un attimo indietro, a quel maledetto Catania-Siena… hai seguito la gara?
“Io ho seguito la partita ed ero molto amareggiato. Spesso il calcio non ti dà i giusti meriti. Il Catania creò tantissimo, fece una grossa partita ma ad avere ragione è sempre chi fa gol. Quando crei tante occasioni e la palla non riesce ad entrare sono attimi, vai a pensare sempre alle cose più strane possibili. E purtroppo i rigori hanno condannato i rossoazzurri. C’era qualcuno da lassù che spingeva per il Siena, ma meritava molto di più il Catania”.

Il Catania può recitare un ruolo da protagonista in B?
“Il Catania va in Serie B per un susseguirsi di meriti. La piazza rossoazzurra deve stare almeno in B, ma mi auguro che già da quest’anno si possa lottare per ritornare in un grosso palcoscenico. Era già stato allestito un organico di tutto rispetto per la C e che secondo me farà molto bene anche in B con un tecnico preparato e giocatori che hanno fatto categorie importanti. Gli stimoli aumentano e le qualità in cadetteria fanno la differenza, rispetto ad una C che rappresenta una categoria per molteplici aspetti strana”.

Cosa cambia rispetto alla C?
“In B affronti squadre di tutto rispetto, piazze veramente importanti, ritorna il derby col Palermo. Gli stimoli sono tantissimi da parte della tifoseria, figuriamoci per i giocatori. Ogni partita sarà una finale anche per i tifosi e verrà preparata da clima Catania. In B trovi anche gente che proviene dalla A. In C invece potresti trovare squadre attrezzate come Lecce e Siena lo scorso anno, ma non con giocatori retrocessi dalla Serie A. Alla lunga, tra i cadetti, la parte atletica, la spinta dei tifosi e l’esperienza sono aspetti assai determinanti”.

Rosa costruita per vincere la C, adesso bastano pochi innesti per ben figurare in Serie B?
“La società se capita la possibilità di prendere calciatori che consentano di fare il salto di qualità, non credo si tirerà indietro. Catania viene presa seriamente in considerazione anche da giocatori provenienti da categorie superiori che sarebbero ben disposti a sposare il progetto sapendo l’importanza della piazza. Catania rappresenta una prima scelta per tanti calciatori in B”.

Cosa ricordi con particolare piacere di Catania?
“Io ho la fortuna di sentire ancora tanti tifosi. Il mio motto ormai è sempre forza Catania. Sono diventato una parte di Catania a tutti gli effetti. Mi è rimasta dentro la gente, rimanendo contentissimo della scelta fatta nelle due stagioni vissute. Posso solo dire che per un giocatore che ha fatto calcio, sarebbe brutto non andare a disputare almeno una stagione a Catania. Lì troverebbe degli stimoli importantissimi. Quando entri in quello stadio ti viene la pelle d’oca ricavando forza e coraggio. Chi gioca a Catania, quando va via conserva tanto amore per quella maglia. Per me è stato come giocare una Champions”.

La piazza di Catania, comunque, non è per tutti…
“Vero, non è una piazza adatta a chiunque. Io ero abbastanza tranquillo sotto l’aspetto caratteriale, giocavo davanti la difesa ma poi ci pensava Gennaro (Monaco, ndr) a darmi la carica. Se non hai la caratteristica di sudare fino in fondo la maglia per dare una gioia ai tifosi non puoi fare bene a Catania. Il giocatore che dà tutto viene apprezzato dalla gente. E’ una piazza che merita tante soddisfazioni, una ce la siamo presa adesso con il ritorno in B. Ho visto le immagini della festa dei tifosi, mi hanno fatto venire i brividi”.

In conclusione, cosa ti senti di dire ai tifosi?
“Li abbraccio, però sono tantissimi e non riuscirei ad abbracciarli tutti. Comportatevi sempre da veri tifosi del Catania. So che continueranno a seguire la squadra dando il massimo. Non mollate. Spero che la prossima chiamata a giugno sia il festeggiamento della risalita in Serie A”.

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Si ringrazia Dino Di Julio per la gentile concessione dell’intervista

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CATANIA (sondaggio): giusto rivedere la posizione di qualche giocatore in uscita?

Giovanni Marchese, Dragan Lovric, Cristian Caccetta, Giuseppe Fornito, Demiro Pozzebon e Francesco Ripa. Questi, al momento, i giocatori in uscita. Ti chiediamo se il Catania farebbe bene a rivedere la posizione di qualcuno di loro. Esprimi una o più preferenze attraverso il sondaggio proposto da TuttoCalcioCatania.com:

SONDAGGIO CHIUSO in data 10-08-18, clicca qui per conoscere l’esito

VAIRA (Dir. Area Tecnica Siena): “Entella? Mi viene da ridere. Aspettiamo questa benedetta graduatoria…”

Tema ripescaggi. Interviene il Direttore dell’Area Tecnica della Robur Siena Davide Vaira:

“La situazione della Virtus Entella? Un po’ mi viene da ridere, secondo me stiamo parlando del nulla: la richiesta che fa è fuori luogo. Il Parma, il Foggia sono stati penalizzati per la stagione 2018-2019, non vedo il motivo per il quale il Cesena debba essere penalizzato nel campionato 2017-2018. Allora bisognerebbe aspettare a settembre la sentenza del Chievo e fermare i campionati, perchè il Crotone ha fatto ricorso contro il Chievo e il Palermo chiede di ricorrere contro il Parma. In questa situazione ci sono dei precedenti talmente chiari e lampanti che ci fanno stare tranquilli, poi chiaramente aspettiamo l’ufficialità. E’ il momento che ci dicano, come dice tutta Italia, che siamo terzi in questa benedetta graduatoria dei ripescaggi e che partecipiamo al campionato di serie B. Abbiamo una squadra che sta affrontando i disagi creati da questa situazione, abbiamo fatto il ritiro aggregando mezza Berretti, domenica siamo andati a giocare a Chiavari in una situazione a dir poco di emergenza e sapete che ci teniamo a non fare figuracce. A livello psicologico non è facile non sapere in quale categoria siamo per il mister, per lo staff e per i giocatori. Le nuove norme dicono che il calciomercato si chiude il 18 agosto, fare la serie B o la serie C se permettete ci cambia qualcosa, 11 giorni mi sembra un lasso di tempo abbastanza breve, vogliamo sapere a quale campionato partecipiamo”.

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DURIO (Pres. Siena): “C’è già chi festeggia. Chiediamo celerità, siamo o non siamo in B?”

La presidente della Robur Siena Anna Durio fa il punto della situazione chiedendo chiarezza e celerità nel definire le squadre che parteciperanno al campionato di prossimo campionato di Serie B:

“Fino a questo momento siamo stati in silenzio perchè riteniamo giusto parlare nei momenti opportuni. Abbiamo fatto del rispetto delle regole il nostro credo, abbiamo atteso in silenzio tutto quello che è successo, facendo i nostri passi: alcune squadre hanno già festeggiato, invece noi chiediamo celerità perchè sia resa pubblica questa benedetta graduatoria, considerando che è più di un mese che in molti ci considerano in serie B. Mi aspetto che venga alla luce la graduatoria, in modo da sapere se veramente siamo in serie B o meno, i tempi si stanno allungando tanto e abbiamo bisogno di sapere come stanno le cose per allestire la squadra, ci auguriamo che sia fatto tutto celermente”.

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KOZAK (Livorno): “Ho tanto da imparare da Lucarelli”

Il mese scorso è stato presentato come neo acquisto del Livorno, l’attaccante Libor Kozak, felice di essere allenato dall’ex rossoazzurro Cristiano Lucarelli:

“Lucarelli era un bomber, molto simile a me come stazza, e questo lo vedo come un vantaggio, perché da lui posso imparare tantissimo. Sono contento di questa nuova esperienza”.

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