LO MONACO: “Non ho nulla contro il Lecce. La gara del ‘Via del Mare’ può dire tanto. Sul mercato stiamo per definire altre situazioni. Caccavallo ha fatto vedere buone cose. Con la Casertana uno shock. Manto erboso, condizioni migliori a fine febbraio”

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Lunga conferenza stampa dell’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco, al termine della partita amichevole vinta col Sion. Queste le parole di Lo Monaco evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Mazzarani e Bucolo hanno preso una botta, acciacchi poco significativi. Russotto sta bene, non abbiamo voluto rischiarlo. Si avvicinerà al meglio alla gara di Lecce. Non mi meraviglierei se fosse disponibile a partire da quel match. Biagianti? Ha avuto un problemino all’occhio. Meglio non rischiarlo. Lodi deve ritrovare una condizione ottimale. E’ stato fermo per diverse settimane. Avere al 100% Francesco, ma anche Di Grazia, è importante. U picciriddu (Di Grazia, ndr) si è messo in grande evidenza contro il Sion. Questo è un buon auspicio”. 

“Questa partita ha confermato che siamo una squadra di livello importante contro un avversario partito per vincere il campionato di massima divisione svizzera e che, invece, si ritrova in fondo alla classifica. Il Sion vanta un organico di spessore, il Catania non ha sfigurato. Ci sono state delle conferme ed ho visto l’espressione di buone trame di gioco. Anche Caccavallo ha fatto vedere cose interessanti”. 

Trasferta vietata ai sostenitori rossoazzurri al ‘Via del Mare’? Penso che difficilmente i tifosi del Catania saranno a Lecce. C’è la pregiudiziale del match di andata, ricordando che al “Massimino” non fu consentito ai sostenitori giallorossi di accedere al Settore Ospiti. Lecce-Catania sfida clou? Dobbiamo restare sul pezzo. La squadra non deve distrarsi, quindi preferiamo che in settimana i giocatori non parlino. Affronteremo la partita con un’idea molto chiara. Loro devono vincere il campionato, vengono da sei anni di tentativi non riusciti, hanno investito tanti soldi. A dimostrazlone che questo è un campionato difficile. Noi vogliamo vincere, loro devono. Questa è la differenza. Il Catania ha il desiderio di vincere il torneo di Serie C, non l’obbligo”.

“Il Lecce ha perso una sola partita, tenendo una media punti spaventosa. Anche noi finora abbiamo disputato un grande campionato. Sicuramente loro hanno una capacità di calarsi nella categoria diversa rispetta a noi che, a volte, ci siamo distratti. Ma siamo ancora in scia. Ci attenderà un ambiente carico, il pubblico delle grandi occasioni. Poi tireremo le somme al triplice fischio. Andremo in Puglia evidenziando tutte le nostre capacità. Forse non sarà una partita bellissima da vedere per gli interessi importanti delle due squadre. Non penso che sia un match decisivo perchè il campionato è lungo. Però è una partita che può dire tanto. Il Catania dovrà giocarla al meglio delle sue possibilità”.

“Mercato? Andremo ad inserire delle forze nuove per rendere la squadra più competitiva. Caccavallo ne è un esempio. A giorni definiremo altre situazioni. Il Catania va avanti per la propria strada. Questa società non lascia nulla d’intentato per il salto di categoria. Chiaramente se arriva un over, parte un altro over. Se non riusciamo a sistemare determinati giocatori over in uscita, restano fermi. Se Manneh resta? E’ un ’98. Lo abbiamo confermato in rosa come alternativa sull’out sinistro. Può fare sia l’esterno alto che basso. E’ un ragazzo su cui puntiamo molto. Manneh sta in rosa e bene. Rappresenta un buon progetto su cui lavorare. Bogdan? Ha fatto passi da gigante. E’ all’attenzione di molti club, non deve distrarsi. Ha avuto un leggero periodo di appannamento, ma adesso ha dimostrato di essere sulla sua strada per tornare ai suoi livelli”. 

“Manto erboso? Verso fine febbraio miglioreranno le condizioni generali del campo. Si è giocato spesso al ‘Massimino’ nei mesi scorsi, con tanti impegni ravvicinati, inclusi quelli della Sicula Leonzio. Catania-Casertana? Io non ho ancora superato lo shock. E’ stata sciupata un’occasione più unica che rara. L’abbiamo bruciata e mi è molto dispiaciuto. L’abbiamo bruciata dal punto di vista nervoso e di approccio. Non possiamo permettercelo se vogliamo ambire al salto di categoria. Il Lecce, invece, anche nelle gare difficili ha avuto il giusto carattere. Se continuiamo così, per il primo posto potrebbero servire oltre 80 punti. Questo valorizza le forze di Catania e Lecce”. 

“Personalmente non ho niente contro la dirigenza, la squadra e tifoseria del Lecce che meritano sicuramente il salto di categoria. Lo puntualizzo. Catania e Lecce, secondo me, non c’entrano proprio niente con la C. Purtroppo il destino le ha messe contro. Facciamo parte di un sistema particolare. A Trapani l’arbitro era leccese, mi è stato detto che fosse il migliore della categoria. Poi il campo ha detto che ci è stato negato un rigore solare al Catania. Sono situazioni critiche che ci portiamo addosso, ma non ho nulla contro il Lecce. Semplicemente i fatti hanno dimostrato che la designazione fosse sbagliata a Trapani. Io non penso che la terna arbitrale a Lecce possa, in qualche modo, influire su una gara così importante davanti a 20mila spettatori”. 

“Noi ci troviamo in C per vicende che tutti vogliamo dimenticare. Siamo in una palude. Più il tempo passa, più diventa difficile uscirne. Questa è la Serie C. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dai punti di penalizzazione, portandoci dietro un disastro economico. Il Catania era tecnicamente fallito ma noi non moriamo mai. E chi ci attacca, si avvelena. Non esiste rilancio senza risanamento. Questo risanamento va avanti con mille sacrifici. Ad agosto abbiamo affrontato momenti tremendi. Cerchiamo di costruire un futuro diverso sul piano economico e sportivo. Se dovessimo salire di categoria, significherebbe anticipare tante cose. In B gli introiti non sono gli stessi della C, cambia il mondo. Il Catania vuole la promozione in B, vuole farcela”. 

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