L’EDITORIALE | Tabelle, schemi e mordente: pratica salvezza ancora da archiviare

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foto Catania FC

Appunti in mano e tanti calcoli per comprendere come potrà concludersi la “corsa salvezza”. Non succedeva da un po’ di dover pensare a salvarsi all’ultima giornata di campionato ma nella stagione dei paradossi e delle grandi delusioni, ai tifosi del Catania è toccato anche questo. Una figura davvero magra quella della squadra ieri a Potenza, impegnata contro il Sorrento in un match che poteva dare il pass aritmetico per la permanenza in categoria, spalancando le porte dei playoff. Invece c’è ancora lo spauracchio playout da eliminare.

Una partita dagli scarsi contenuti tecnici, tattici e caratteriali per i rossazzurri. Fino alla fine della regular season non si è saputo porre rimedio a delle criticità strutturali davvero notevoli. Contro il Benevento bisogna vincere (anche altri risultati potrebbero, in relazione a quelli che matureranno su altri campi, regalare la salvezza) per chiudere il capitolo in maniera dignitosa, e poi provare a proiettarsi al proseguo negli spareggi.

Incredibile sarebbe invece se il Catania completasse il pasticcio sprofondando in zona playout. In quel caso sarebbe il coronamento di una stagione condita da troppi errori, sarebbe un epilogo clamoroso che metterebbe ombra anche sulla conquista della Coppa Italia di categoria.

Per queste ragioni il gruppo, per quanto frenato da molteplici fattori interni, nonché dagli infortuni, dovrà vivere l’ennesima settimana di passione che ha distinto altri momenti topici della stagione e giocare un’altra finale davanti al proprio pubblico.

Non si può mollare la presa e non si può neanche cominciare una caccia alle streghe, ma al termine delle ostilità di questo campionato occorrerà una seria riflessione sull’operato della dirigenza del Catania.

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