CATANIA: da Fabiani a Mujkic, giovani in rampa di lancio a Torre del Grifo

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Mascotte Catania

Samuele Bonaccorsi, Alessio Rizzo, Damiano Fabiani, Kalifa Manneh e Adis Mujkic. Dalla classe ’98 in poi, cinque giovanissimi rossoazzurri in rampa di lancio attualmente presenti nella rosa di Prima Squadra a disposizione di Andrea Sottil. Bonaccorsi e Rizzo sono calciatori made in Catania, cresciuti nel settore giovanile etneo con buone credenziali e prospettive interessanti. Reduci rispettivamente dal prestito al Borgosesia ed allo Union Feltre, in questi anni sono stati particolarmente seguiti dal Responsabile del settore giovanile Alessandro Failla con la supervisione del coordinatore dell’area tecnica Mario Marino. A Torre del Grifo Village stanno proseguendo il percorso di maturazione lavorando con i più esperti del gruppo. Possono solo imparare da gente come Ramzi Aya e Francesco Lodi, arricchendo il proprio bagaglio di conoscenze tecnico-tattiche. Mister Andrea Sottil li ha osservati con curiosità in ritiro, ricavando impressioni molto positive e non è un caso se, oggi, figurano nella rosa del Catania.

Probabile considerare anche una nuova eventuale cessione in prestito prossimamente, ma il club rossoazzurro continua a monitorare i ragazzi intravedendo potenzialità di sicuro interesse. Che dire, poi, di Fabiani? Il portiere classe 1999 continua a muovere i suoi passi in rossoazzurro avendo la fortuna di lavorare con un professionista serissimo come Marco Onorati, autentico maestro del settore. Insieme con Matteo Pisseri e Guido Pulidori c’è affiatamento, rispetto e cultura del lavoro. Aspetti, questi, altrettanto importanti nel percorso di crescita. Passando a Manneh, il ragazzo gambiano continua a registrare passi da gigante. Cresciuto anch’egli nelle giovanili del Catania, Kalifa ha già avuto modo di esordire in Prima Squadra. Il calciatore nato nel ’98 lo vediamo in campo con sempre maggiore frequenza. Il futuro è suo, gli serve ancora più esperienza per affinare e sfruttare appieno il potenziale di cui dispone.

Sono tutti ragazzi dotati di importanti margini di miglioramento, come l’esterno offensivo Adis Mujkic. In questo caso parliamo addirittura di un 2000. Il Direttore Sportivo Christian Argurio segue sempre con spiccata attenzione i giocatori dell’est Europa. Nello specifico è rimasto favorevolmente colpito dai progressi evidenziati dal ragazzo norvegese di origini bosniache. Certo, al momento incontra qualche difficoltà ad apprendere usi e costumi italiani, oltre che il linguaggio dei compagni. Tuttavia giorno dopo giorno assicura spirito di sacrificio e voglia d’imparare, mettendo a fuoco la conoscenza della lingua del calcio. Le doti non gli mancano, diamo al ragazzo il tempo necessario per esprimere le sue capacità in un contesto tutto nuovo e crescendo gradualmente negli anni. Mai bruciare i giovani, serve la necessaria pazienza per aspettarli, formarli, istruirli. Questa rappresenta una chiara prerogativa dei tecnici e dirigenti che operano nella “scuola” di Torre del Grifo Village.

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