martedì, 17 Giugno 2025
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CATANIA DERUBATO: rigore ‘inventato’ e pareggio che sa di vittoria per il Livorno

Livorno ringrazia l’arbitro Mariani, grande protagonista a Catania

Catania derubato. Sì, lo diciamo a gran voce e senza mezzi termini. Il Catania aveva incamerato tre punti fondamentali per il raggiungimento della salvezza e alimentare le speranze Playoff, ma sono bastati pochi secondi a cambiare completamente le carte in tavola. Secondi di ordinaria follia nei pressi dell’area di rigore catanese, in pieno recupero. Al di là delle considerazioni di Panucci, un penalty inesistente si è rivelato decisivo nell’economia della gara.

Una gara che il Catania aveva condotto nei giusti binari, sbloccando il risultato nel primo tempo e puntando a colpire il Livorno attraverso le ripartenze nella seconda parte dell’incontro. Poi alcuni cambi a nostro giudizio frettolosi, caldo e stanchezza hanno influito negativamente. Forse, anche a livello inconscio, l’ingresso in campo di Capuano e Chrapek rilevando la fonte del gioco rossoazzurro (Rosina) e la punta di riferimento (Maniero) ha inviato un messaggio rinunciatario alla squadra, che avrebbe potuto gestire meglio gli ultimi minuti.

Invece il Livorno ha spinto forsennatamente nella disperata ricerca di pervenire al pareggio, provando a sfondare da tutte le parti e quasi azzerando le proiezioni offensive del Catania. C’è da dire che i padroni di casa hanno corso pochi rischi nonostante il volume di gioco espresso dagli amaranto nella ripresa. Proprio in virtù della generosità messa in campo e della strenua resistenza opposta, la squadra dell’Elefante avrebbe meritato di conseguire i tre punti.

Purtroppo, però, nel calcio gli episodi fanno sempre la differenza. In questo caso è chiaro l’errore del direttore di gara, Sig. Mariani di Aprilia, che prima lascia proseguire, poi ci ripensa e viene indotto dai giocatori del Livorno a fischiare un rigore allucinante. Vantaggiato trasforma il penalty tra le vibranti polemiche di tifosi e calciatori rossoazzurri, mentre dagli spalti del Massimino il coro “Ladri, ladri, ladri!” sottolinea lo sconforto per due punti persi. Due punti dal significato profondo.

A parte l’episodio del rigore, nel secondo tempo Mariani ha praticamente fischiato a senso unico non adottando lo stesso metro di giudizio. Purtroppo non è la prima volta che assistiamo a direzioni arbitrali imbarazzanti. La situazione non cambia ed il rapporto tra episodi favorevoli e torti subiti, nel corso della stagione, si è largamente indirizzato verso la seconda opzione soprattutto nelle ultime partite.

A conferma che, a prescindere dai tanti demeriti del Catania, non è stata un’annata felice per la classe arbitrale. Qualcuno, in passato, ha tirato in ballo la storia dei tanti rigori concessi ai rossoazzurri in questo campionato (nella stragrande maggioranza dei casi decisioni corrette). Vien da chiedersi, però, quanti penalty non sono stati ingiustamente assegnati al Catania e quanti punti hanno perso gli etnei per errori arbitrali.

In questa sede non s’intende cercare alibi, ma viene fuori il quadro di un Catania spesse volte penalizzato da episodi poco chiari. Contro il Livorno è arrivata la classifica ciliegina sulla torta. A ‘scippo’ subito, si guarda avanti con una voglia incredibile di trasformare la rabbia accumulata in energia positiva per la trasferta di Brescia, dove bisognerà archiviare in via definitiva la pratica salvezza.