CASO CATANIA: si va verso pena più pesante senza sapere chi ha “venduto”

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I treni del gol, caso Catania

Potrebbero aumentare i punti di penalizzazione, ma gli avvocati del Catania non ci stanno

Come sospettato, la forte pressione mediatica esercitata potrebbe davvero spingere la giustizia sportiva ad irrobustire la pena del Catania nell’ambito del processo su ‘I treni del gol’. Il Procuratore Figc Stefano Palazzi aveva richiesto la retrocessione dei rossoazzurri nel campionato di Lega Pro con cinque punti di penalizzazione, ma il Collegio giudicante dovrebbe incrementare i punti da infliggere.

Nel caso del Teramo, al contrario, si potrebbe invece passare da una richiesta di Serie D con 20 punti di penalizzazione addirittura al mantenimento della B con penalità. Pena sensibilmente alleggerita per il Teramo, mentre il Catania si ritroverebbe a pagare ulteriormente senza alcuna prova concreta che giocatori delle altre squadre coinvolte abbiano “venduto” le 5-6 partite contestate dello scorso campionato cadetto.

Questo è quanto emerge dalle ultime indiscrezioni. Nella fattispecie Catania, rappresenterebbe una rarità per il Tribunale Federale appesantire la pena rispetto alle richieste del Pm Palazzi. In questo caso, peraltro, nonostante l’ex Presidente etneo Antonino Pulvirenti abbia confessato le proprie responsabilità dimostrando di collaborare fattivamente attraverso tutti i livelli di giustizia, comportamento piuttosto raro nel calcio.

I legali del club rossoazzurro, comunque, non intendono gettare la spugna e, legittimamente, faranno valere fino in fondo tutte le proprie ragioni se venisse confermato l’irrobustimento della pena. Non resta che attendere l’emissione delle sentenze di primo grado per valutare come agiranno i legali di Pulvirenti e del Catania.