Cesena favorito, ma il Catania ha il dovere di provare a mettere in difficoltà i romagnoli
Terzo turno eliminatorio di Coppa Italia. Il Catania, dopo avere perso sul campo ma vincendo a tavolino al cospetto della Spal a causa della posizione irregolare di un calciatore spallino, se la vedrà allo stadio Angelo Massimino con il Cesena. Una sfida dal coefficiente di difficoltà sicuramente elevato per i rossoazzurri, che sono ancora un cantiere aperto alla luce delle note vicende giudiziarie.
Il Cesena, invece, è squadra composta dal giusto mix di giovani ed esperti potenzialmente in grado di ben figurare nel prossimo campionato cadetto. Inoltre, dal punto di vista atletico, immaginiamo un Catania meno brillante rispetto ai romagnoli. Sulla carta sono loro i favoriti per il passaggio al turno successivo di Coppa Italia, sia in termini di collettivo che di individualità.
Qualora il Catania partisse rassegnato finirebbe probabilmente in goleada per i cesenati, ma con un livello di concentrazione sufficientemente alto e la giusta cattiveria agonistica i padroni di casa potrebbero, in qualche modo, complicare i piani della compagine romagnola. Importante scendere in campo con l’onore delle armi, a prescindere dal risultato finale.
In special modo per il Catania, che sa di non avere i favori del pronostico ma giocherà tra le mura amiche seppur davanti a pochi spettatori (comunque presenti in numero superiore rispetto a Catania-Spal). In palio c’è il Torino che affronterà una delle due squadre in data 2 dicembre. Sarà anche interessante verificare il comportamento del tifo organizzato, immaginiamo di sostegno nei confronti della formazione di Pancaro e di protesta all’indirizzo dell’ex Presidente Pulvirenti.
Inoltre si tratta di un test utile per mettere benzina sulle gambe ed affinare i meccanismi di gioco, in un momento in cui non manca molto tempo all’inizio del campionato (sentenze giustizia sportiva permettendo). Si preannuncia un impegno duro per il Catania, vale tuttavia la pena provarci con una buona dose di coraggio e grinta nella miscela rossoazzurra.
