CATANIA: c’è una lezione imparata dalla precedente trasferta…

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Il Catania non si fa beffare nei minuti finali e la soglia di attenzione è aumentata in fase difensiva

Il Catania non è andato oltre lo 0-0 in quel di Messina. Un risultato nel complesso giusto, anche se i rossoazzurri avrebbero potuto sfruttare meglio alcune ghiotte opportunità per fare pendere l’ago della bilancia dalla loro parte. Con il pareggio maturato allo stadio San Filippo, l’Elefante ha interrotto la serie negativa di risultati consecutivi in campionato dopo le sconfitte di Caserta e Castellammare. Quest’ultima brucia in maniera particolare per com’è maturata. Basti pensare al gol messo a segno da Bombagi al 94’ scaturito da una colossale ingenuità di Garufo a centrocampo e da un’errata disposizione difensiva del Catania in un momento in cui la gara sembrava avviata verso l’1-1.

A Messina, nell’arco dei cinque minuti di recupero concessi nella ripresa, i padroni di casa stavano premendo sull’acceleratore nella speranza di trovare in extremis la via del gol. La lezione di Castellammare di Stabia è tuttavia servita. Il Catania, infatti, ha saputo gestire con personalità gli ultimi infuocati minuti di gioco chiudendo responsabilmente tutti i varchi. Un aspetto apparentemente poco significativo ma che, invece, fa capire come i rossoazzurri siano migliorati sul piano dell’attenzione rispetto ad una gara, quella persa con la Juve Stabia, in cui gol di Bombagi a parte le disattenzioni difensive non sono venute a mancare nell’arco dei 90 minuti.