PATINO: “A Catania non giocavo, poi rifilai tre gol al Messina ed i tifosi…”

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Francesco Patino

Francesco Patino, ex ala sinistra di Catania e Foggia

Francesco Patino, ex calciatore, ha militato negli anni ’50 e ’60 tra le fila del Catania e del Foggia. Patino parla della sua esperienza ai piedi dell’Etna ai microfoni di foggiasport24.com:

“Il tecnico Poggi aveva chiesto al presidente Giuffrida un’ala di scorta. Un ragazzo che non avrebbe sofferto la concorrenza del nazionale tedesco Spikofski. Scelsero me, perché giovane e di poche pretese. Ricordo ancora la battuta che mi rivolsero il giorno in cui arrivai a Catania. Sceso dal treno trovai giornalisti e addetti della società ad attendermi ma nessuno mi riconobbe perché ero mingherlino e basso. Un fisico molto diverso da quello di un atleta. Rimasti solo io e loro sulla banchina mi hanno chiesto se fossi Patino. Io risposi di sì e il portapacchi disse: “Questo è mezzo e l’altra metà dov’è?””.

“Non giocavo mai. Alla vigilia del sentitissimo derby contro il Messina ricevetti la chiamata del tecnico: “Ciccio, vai a letto presto, domani giochi tu. Il tedesco ha la febbre”. E chi dormì quella notte… Ricordo la disperazione dei tifosi nell’apprendere che sarebbe sceso in campo il ‘ragazzino’. “Partita già persa”, dicevano”.

“Vedendomi scoraggiato, Karl Aage Hansen mi prese in disparte: “Stai tranquillo e ascoltami: quando prendo palla io finta di allargati sulla fascia e buttati con tutta la tua velocità verso l’area. La palla arriverà lì”. Vincemmo il derby con tre gol di un certo Patino, più uno annullato e una traversa. La mattina successiva, sceso in piazza, trovai una mia foto e un paio di scarpini allacciati alle parti basse della statua dell’Elefante. Tutti mi invitavano al bar per offrirmi la colazione”.