Benevento, la rotta svoltata e la voglia di risorgere

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Catania vs Foggia

Contro il Benevento, il Catania gioca una gara al bivio

Quattro partite senza sconfitte non bastano per dire di essere guariti. Tre pareggi e una sconfitta, forse sono troppo poco rispetto alle previsioni del mese di novembre, cominciato già male con la seconda sconfitta in campionato. Tuttavia i 6 punti, conquistati nelle ultime gare consentono al Catania di prendere una sana boccata d’aria fresca in vista della gara contro il Benevento.
Corre incessante il calendario di Lega Pro e in queste incessanti montagne russe, dopo aver visitato la casa dell’ultima in classifica, a far visita al “Massimino” sarà il Benevento. Che non si tratterà di una visita di piacere lo testimonia già la classifica, che con 22 punti vede i campani appena a 2 lunghezze dal secondo posto. Una sfida importante per gli etnei che non sono mai riusciti a vincere con avversari che stavano nella parte sinistra della classifica.
Una sfida, quella del Catania, che rappresenta l’ennesimo bivio stagionale, per dare continuità ai risultati provando ad inanellare una striscia positiva avvicinandosi verso il cuore di una classifica talmente corta da essere mangiata in pochi bocconi. 9 punti separano il Catania dal virtuale posto play-off e, anche se attualmente dentro l’inferno della zona rossa, la situazione può facilmente essere sovvertita proprio da partite come queste.
Sei punti in palio contro una squadra che senza penalizzazione condividerebbe le stesse ambizioni di quelle etnee. Così vincere potrebbe essere come un segnale forte di chi vuole battere i pugni sul tavolo annunciando con prepotenza la voglia di partecipare ad un gioco che sembra volerla già escludere. Eppure il tempo ancora c’è. Non molto ma c’è.
Invertire la rotta deve essere l’obiettivo immediato e la partita di Rieti verte verso questa direzione, ma serve continuità. Perchè il cammino percorso non è neanche a metà, fatto finora in una salita ripida, soffrendo e sudando, trainando un malloppo probabilmente più mentale che fisico e, forse, senza essere riuscito ancora a trovare quella forza per fare riemergere un’identità al momento smarrita.