Sei gol nelle due precedenti partite, di cui una disputata in casa, tra Benevento e Melfi. Decisamente tanti per una squadra come il Catania, costruita per macinare punti in Lega Pro. Sabato pomeriggio, in occasione del confronto casalingo con la Paganese, i rossoazzurri hanno incontrato ancora delle difficoltà in fase difensiva ma con un’importante differenza a difesa dei pali: l’assenza di Elia Bastianoni ed il ritorno di Luca Liverani.
Il portiere prelevato in prestito dalla Salernitana ha risposto con una prova maiuscola. Sicuro nelle uscite, spesso la Paganese ha tentato la conclusione da fuori ma senza impensierirlo più di tanto. Ad eccezione di alcuni casi eccezionali attraverso i quali Liverani si è opposto con eccellente prontezza di riflessi e reattività. Molto sicuro l’estremo difensore rossoazzurro nell’arco dei 90 minuti, garantendo sicurezza ed affidabilità all’intero reparto arretrato, confortato dalla sicurezza espressa da Liverani.
L’accoglienza del pubblico con un boato al suo ingresso in campo dal primo minuto fa capire quanto, in effetti, i tifosi sperassero di ritrovare in porta Liverani. Forte di una condizione mentale profondamente diversa, di una serenità che di sicuro veniva a mancare a Bastianoni, la scelta di Pancaro si è rivelata azzeccata per la formazione dell’Elefante.
Puntualmente il Catania non ha subito alcuna rete sabato. Fatto casuale, oppure qualcosa è effettivamente cambiato con un differente interprete in porta? Contro la Paganese il campo ha dato ragione al mister. Ora sarà interessante vedere se anche ad Andria Liverani proseguirà sulla strada della continuità, definendo a tutti gli effetti il cambio di gerarchie a difesa dei pali.
