Quando si dice che nel calcio gli episodi fanno la differenza è semplicemente la realtà. Puoi creare tutte le occasioni da gol che vuoi, avere la supremazia territoriale, una percentuale di possesso palla ben più elevata rispetto all’avversario. Ma in questo sport vince sempre e solo chi la butta dentro. Purtroppo nel caso del Catania domenica scorsa non si è riusciti a scardinare l’attenta retroguardia difensiva del Monopoli.
I biancoverdi pugliesi non hanno fatto altro che erigere una barricata nella propria metà campo chiudendo tutti i varchi nella speranza di non prendere gol e, magari, sfruttare qualche veloce ripartenza. Il risultato finale di 0-0 ha premiato le strategie del Monopoli e regalato amarezza ad un Catania che non ha capitalizzato a dovere le mole di gioco espressa.
Nell’economia della gara, hanno inciso gli errori sotto porta. Tra questi, in particolare, quello di Caetano Calil dal dischetto e Luigi Falcone nel primo tempo. Falcone, come al solito, non si è risparmiato sin dalle battute iniziali del match ma è stato davvero macroscopico il suo errore.
Perfetto nella circostanza il cross proveniente dalla destra che ha tagliato in due la difesa biancoverde. Falcone si è ritrovato con lo specchio della porta praticamente liberissimo. A portiere battuto, però, l’incornata dell’attaccante è finita dove nessuno si sarebbe mai aspettato: a lato. Più difficile sbagliare che segnarlo questo gol. Un vero peccato perchè, con ogni probabilità, un episodio del genere avrebbe drasticamente cambiato gli equilibri dell’incontro e, magari, oggi staremmo commentando ben altro risultato.
Ma sbagliare fa parte del gioco. Capita a chiunque, compreso un giocatore come Falcone che ha sempre avuto costanza di rendimento e sudato la maglia fino in fondo. Nel finale ha avuto il merito di procurarsi il calcio di rigore poi fallito da Calil. Potrebbero essere state le prove generali per risultare determinante in positivo nella successiva gara di Cosenza. Lo sperano i tifosi, lo auspica Falcone che pensa già al match del “San Vito – Marulla”.
