ARMENIO (Esclusiva): “Catania, troppi punti persi. Onore ai nuovi tifosi rossoazzurri”

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Ieri pomeriggio, venerdì 22 gennaio, ai microfoni di Radio Studio Italia nel corso di “Universo RossoAzzurro”, trasmissione condotta da Igor Pagano in collaborazione con Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania.com, è intervenuto telefonicamente Piero Armenio, speaker radiofonico di Radio Lab.

Il Catania in questo inizio di 2016 si trova ancora a quota zero, sia per quanto riguarda le vittorie che i gol realizzati. Gli zero gol subiti rappresentano, invece, l’unico dato positivo. Un bilancio generale che vede i rossoazzurri aver pareggiato entrambe le partite disputate nell’anno nuovo e che sanno di punti persi. Come mai, secondo te, la squadra è così poco cinica sotto porta?
“Non portare a casa vittorie rappresenta un problema che attanaglia gli uomini di Pancaro da parecchie settimane. Non ci dimentichiamo, tra l’altro, alcuni frangenti verificatisi nell’ultimo periodo: il pareggio maturato contro l’Akragas nel contesto di una prestazione poco soddisfacente, il punto perso a Castellammare di Stabia, la partita di Messina che, col senno del poi, sarebbe potuta essere diversa se consideriamo gli errori operati sotto porta ed anche, in parte, alcuni minuti della partita contro il Foggia. In generale sono stati persi parecchi punti. Personalmente punterei su Plasmati. Ho visto che quando è in campo il ‘gigante di Matera’, la squadra ha beneficiato di maggiori occasioni da gol. Francamente auspico che nei prossimi 3 mesi e mezzo di campionato Plasmati venga inserito prima e nel miglior modo possibile dal punto di vista tattico, nel contesto di una squadra che con lui in campo sembra riuscire ad esprimersi meglio. Purtroppo devo dire che non credo più ad una concreta risalita in classifica della squadra etnea perché i 12 punti di distacco mi sembrano eccessivi e la verità è che sarà veramente dura già solo pensare di riuscire ad agganciare il quarto posto, utile per l’accesso ai playoff”.

Andiamo a ricordare che solo le due migliori quarte dei tre gironi accederanno ai play-off…
“Si, però prestando attenzione alla situazione in classifica delle quarte degli altri due gironi, Carrarese e Feralpi Salò, l’attuale quarta del nostro girone, ossia il Lecce a quota 31 punti, rientrerebbe nella possibilità di accedervi. Mi sorge un ulteriore spunto di riflessione, l’attuale campionato di Lega Pro si sta rivelando estremamente difficile, basandosi anche su una formula che premia poche squadre. Perché se si considerano le grandi piazze inserite nel nostro girone, Messina, Catanzaro, Foggia, Casertana, Cosenza, Lecce e Benevento, solo una di queste sarà sicura di accedere alla Serie B. L’altra, considerando che i play-off saranno inizialmente a otto, avrà un 1/8 di possibilità di raggiungere la promozione. Praticamente si tratta di una formula che appare un pò come un terno al lotto perché, di fatto, si registreranno appena quattro squadre promosse sulle complessive 54, considerando tutti e tre i gironi. E pensa che per la prossima stagione si paventa, addirittura, la possibilità di un allargamento a 60 compagini…”.

Il Catania occupa attualmente la parte destra della classifica, tutti i punti persi di recente si stanno dimostrando molto pesanti e a fine stagione potrebbero davvero essere rimpianti…
“E’ chiaro che se aggiungessimo 6 punti ai 19 attuali, la squadra si troverebbe a quota 25 e quindi a -5/-6 dall’obiettivo playoff. In tal caso sarebbe stata in corsa, viceversa il -12 appare eccessivo. Poi se pensiamo a tutti i punti i persi di recente, in particolare con i pareggi di Melfi, Andria e Monopoli, ma in primis sul campo di Melfi in cui il Catania ha letteralmente buttato a mare la partita, dopo aver realizzato ben tre marcature in trasferta e contro un avversario apparso di certo non irresistibile. Al contrario di Andria e Monopoli che, tutto sommato, sono due squadre dal tasso tecnico superiore e per cui il pareggio ci può anche stare”.

Cosa pensi di un possibile allargamento del campionato a venti squadre?
“Ho l’impressione che guardando la Serie D, l’anno prossimo si voglia tentare di portare in Lega Pro altre grande piazze che, altrimenti, non riuscirebbero ad essere promosse sul campo. Ad esempio la Reggina, la Cavese o il Siracusa in funzione di chi delle due dovesse riuscire a salire, anche il Taranto. Pensa cosa significherebbe per il Catania trovarsi iscritto in un campionato in cui potrebbero contemporaneamente esserci squadre come Reggina, Catanzaro, Messina, Foggia, Lecce o Salernitana… si tratterebbe di un girone a dir poco pazzesco! Io penso che nel percorso di risalita alla Serie A da parte dei rossoazzurri, che spero possa concretizzarsi un giorno non lontano, lo scalino più difficile da superare sarà proprio quello relativo al passaggio dalla C alla B, come sempre è stato tra l’altro. Non dimentichiamoci che per la squadra dell’Elefante la corsa alla serie B è durata ben 15 anni, mentre 4 quella per l’approdo alla serie A”.

Un tuo pensiero sulle vecchie sfide con la compagine cosentina, peraltro sempre state abbastanza agguerrite…
“Su tutti c’è un precedente che grida ancora vendetta, quando a Cosenza giocava Lentini. Perdemmo quella partita malamente, con l’allora squadra cosentina che si trovava nelle ultime posizioni di classifica. Poi volevo ricordartene un altro datato 1988, quando in C1 le due squadre pareggiarono per 2-2. Allora il Catania in classifica si trovava in zona retrocessione, un pò come sta accadendo adesso, mentre i cosentini occupavano posizioni più alte degli etnei e vennero siglate due doppiette: di Giancarlo Marini per i rossoazzurri e di Michele Padovano per i rossoblu”.

Un applauso alle vecchie generazioni di tifosi ma anche a quelle nuove perché so che ci sono anche ragazzi di 18-20 anni che tifano solo per il Catania. A Cosenza, nonostante la temperatura proibitiva prevista, il pubblico catanese continuerà ulteriormente a dimostrare il proprio attaccamento alla squadra.
“Sono d’accordo con te. E concludo dicendo che chi ha voluto abbandonare questi colori, magari gli stessi che in estate dicevano che non li avrebbero mai abbandonati qualunque fosse stata la categoria, non li merita assolutamente. Onore, invece, alle nuove generazioni perché questo è un aspetto importante. Infatti sentirsi coinvolti ad appena 18 anni, nonostante le stagioni negative, rappresenta una grande vittoria di questo grande simbolo che è il Calcio Catania. Mi auguro che a Cosenza si possa conquistare qualcosa di importante, affinché possa riaccendersi quella fiammella che al momento appare quasi spenta. La partita va onorata in ogni caso”.