VERSO SORRENTO-CATANIA: conosciamo meglio la squadra di Maiuri

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foto Sorrento Calcio 1945

Si avvicina l’impegno di domenica sera con il Sorrento per gli uomini di Michele Zeoli. La scorsa stagione il tecnico Vincenzo Maiuri è stato il principale artefice di una stagione memorabile per i campani. Un primo posto in Serie D girone G ottenuto con umiltà, cuore e orgoglio al fotofinish, scavalcando la Paganese, fino ad arrivare alla Poule Scudetto persa in finale contro il Sestri Levante. Quest’anno il Sorrento ha ottenuto la salvezza in C collezionando sin qui 45 punti (+3 rispetto al Catania) frutto di 12 vittorie, 9 pareggi e 15 sconfitte con 34 reti all’attivo e 40 al passivo (migliore la differenza reti del Catania con i rossazzurri a +1 ed i rossoneri a -6).

In questa stagione il Sorrento ha giocato le partite casalinghe allo stadio “Alfredo Viviani” di Potenza per inadeguatezze strutturali del “Campo Italia”. Il difensore centrale Blondett (ex rossazzurro), i centrocampisti La Monica e De Francesco, l’attaccante Martignago (in passato proposto al Catania) sono alcuni degli elementi più esperti e rappresentativi dei costieri. Tanti i ragazzi nati dal 2000 in poi, a partire dai terzini Todisco (2002), Colombini (2001) e Vitiello (2003), il portiere Del Sorbo (2004), gli attaccanti Scala (2002) e Riccardi (2003), i centrocampisti Cuccurullo (2000) e Vitale (2001). 

Il Sorrento è la squadra più giovane del gruppo C con un’età media al di sotto dei 24 anni. Maiuri cura con spiccata attenzione gli inserimenti dei centrocampisti: nel momento in cui trovano varchi invitanti, possono fare male all’avversario. In cabina di regia fondamentale è l’apporto di De Francesco, metronomo preziosissimo per la formazione rossonera che punta allo sviluppo di un 4-3-3 dinamico e propositivo, attaccando l’area di rigore con tanti uomini e sviluppando un buon palleggio. In mezzo al campo è particolarmente insidioso anche La Monica, abile ad inserirsi e nella costruzione della manovra, il cui principale finalizzatore risponde al nome del talentuoso Ravasio, attaccante di 25 anni in prestito dalla Lucchese. L’identità è quella di una squadra che scende in campo con la mentalità di giocare sempre per vincere, coinvolgendo un pò tutti gli interpreti sia alla fase difensiva che a quella offensiva.

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