CATANIA: fischi giusti o ingenerosi all’indirizzo della squadra?

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Non certamente l’inizio d’anno atteso allo stadio Angelo Massimino. C’era ottimismo alla vigilia del match col Monopoli, il Catania pensava davvero di potere cominciare il 2016 tra le mura amiche facendo bottino pieno. Invece così non è stato. Il Monopoli si è difeso con ordine e, con un mix di bravura, fortuna ed incapacità dei rossoazzurri a fare male negli ultimi metri, è riuscito nell’intento di strappare uno 0-0 fortemente voluto alla vigilia.

Ecco che, al triplice fischio del direttore di gara, dagli spalti dell’impianto sportivo etneo si sono uditi forte e chiaro fischi all’indirizzo della squadra allenata da Giuseppe Pancaro. Fischi assordanti a sottolineare la delusione del pubblico per una vittoria che sarebbe stata necessaria.

Il Catania li ha accettati e non potrebbe essere altrimenti: chi assiste alla partita ha tutto il diritto di manifestare il proprio grado d’insoddisfazione o applaudire. In questi casi spicca sempre il partito di coloro i quali condividono la posizione di chi fischia la squadra e chi, magari, preferisce rimanere indifferente oppure manifestare in altro modo il proprio pensiero.

Di sicuro i rossoazzurri hanno creato diverse opportunità per andare a segno, pur incontrando difficoltà a trovare varchi per impensierire la squadra pugliese, molto organizzata ed intenta a difendersi praticamente con tutti gli effettivi rinunciando quasi del tutto a proporsi in avanti. La volontà, l’impegno e la generosità del Catania, probabilmente, sono elementi non meritevoli dei fischi.

Va, però, anche considerato che una piazza calda, passionale ed esigente come quella etnea si aspettava ben altro risultato da Catania-Monopoli. Una partita che avrebbe potuto allontanare ulteriormente l’Elefante dalla zona Playout e consentire di sviluppare uno scenario diverso, magari dando il via all’inseguimento di posizioni di classifica più consone al blasone etneo.

Dicono tanto quei fischi a fine gara. Al di là del fatto che siano stati meritati o meno, possono e devono essere fonte d’incitamento e stimolo affinché il Catania faccia ancora meglio nelle prossime partite, centrando il bersaglio più grosso. A cominciare dalla difficile trasferta di Cosenza, in programma sabato sera.