LUPOLI: “Tifosi, daremo tutto. A Catania voglio lasciare un segno”

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Arturo Lupoli

Prime dichiarazioni da calciatore rossoazzurro per Arturo Lupoli, felice di dare una mano al Catania dopo essere stato prelevato nel mercato di gennaio in prestito secco dal Pisa. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Vengo da cinque mesi a Pisa dove ero arrivato con delle premesse diverse. La squadra puntava a vincere il campionato. All’inizio le cose sono andate bene, poi ho avuto 2-3 stop per infortuni e, al rientro, ho trovato un pò meno spazio ed a gennaio abbiamo deciso con la società di andare a giocare da un’altra parte. Vengo con tanta voglia di fare bene in questi mesi, aiutando il Catania a raggiungere gli obiettivi prefissati”.

“Nelle giovanili ero considerato tra i giovani più interessanti di tutta Italia. Poi mi sono trasferito in Inghilterra dove ho avuto le  soddisfazioni più grandi della carriera. Poi con il passaggio alla Fiorentina è venuta a mancare la fiducia nei miei mezzi, ho avuto un anno un pò travagliato. Successivamente in B mi sono rimesso in gioco e le cose sono andate un pò tra alti e bassi. Dentro di me c’è la convinzione, però, che nel calcio basta poco per essere dimenticati ma anche per riprendere una via importante e, magari, cercare di fare qualcosa d’importante in questa parte della mia carriera”.

“I nuovi dobbiamo cercare di dare subito un’aria nuova, spensieratezza, qualcosa che magari è mancato ultimamente al Catania. La squadra l’ho seguita nel corso dell’anno. Ha avuto periodi in cui ha fatto molto bene, poi ha accusato una piccola flessione. Il gruppo è sano, il mister ha portato una propria mentalità, un suo stile di gioco e questo lo abbiamo percepito subito. Noi entriamo in punta di piedi, cercando di dare qualcosa di più quando c’è la possibilità di giocare. Questa squadra ha bisogno del contributo di tutti”.

“Io ho sempre giocato in avanti. Prima, seconda punta ma generalmente ho ricoperto quest’ultimo ruolo. Il 4-3-3 l’ho fatto un pò meno ma anche ad Ascoli e Varese mi sono collocato sull’out offensivo destro. Sono disponibile a ricoprire qualsiasi ruolo in attacco. Io sono arrivato a Catania nell’ultimo giorno di mercato. L’indomani siamo partiti per la trasferta di Ischia. Ancora abbiamo vissuto poco la città e tutto il resto. L’ambiente all’interno dello spogliatoio, comunque, è quello di una squadra che conosce il suo obiettivo e vuole raggiungerlo al più presto”.

“La gara di sabato deve essere uno spartiacque, tutti dobbiamo fare di più, avere un approccio differente ed una cattiveria diversa. In questo campionato mi sono reso conto che puoi chiamarti in qualsiasi modo ma senza la cattiveria giusta puoi fare brutte figure con chiunque. Del Lecce conosco Freddi, Curiale, sono tutti calciatori che ho incontrato in carriera. Loro sono anche amici. Il Lecce è forte, ma adesso dobbiamo guardare in casa nostra e cercare di trovare delle sicurezze, giocare come se fosse l’ultima partita dell’anno”.

“Cosa non ha funzionato ad Ischia? Non eravamo il vero Catania. Contro il Matera, precedentemente, la squadra aveva fatto un grande secondo tempo e bisogna ripartire da lì. Serve l’approccio giusto, altrimenti diventano complicate tutte le partite. Se prolungherò il mio periodo di permanenza ai piedi dell’Etna? Io penso a lavorare giorno dopo giorno. A Catania si sta bene, a tutti fa piacere vestire questa maglia. Adesso sono concentrato sul presente, poi a giugno vedremo cosa succederà”.

“Quando si è fatto il nome del Catania ero molto contento. E’ stata una cosa un pò improvvisa. Nelle settimane precedenti avevo sentito di qualche interessamento, poi nel finale è venuta fuori la proposta concreta di venire qua per cercare di cambiare rotta, riprendere una condizione ottimale e dare un contributo al Catania fino alla fine della stagione. Ai tifosi dico che siamo arrivati per ultimi ma a completa disposizione e daremo il massimo in ogni gara, l’impegno sarà sempre massimo da parte nostra. Ci auguriamo di lasciare un segno e di centrare gli obiettivi prefissati”.