“Noi siamo il Calcio Catania!”. Tante volte urlato dai tifosi rossoazzurri sugli spalti, concetto espresso anche dal tecnico Francesco Moriero, a più riprese, in Sala Stampa. Diventa necessario che il Catania riacquisti una mentalità vincente e di lotta, mantenendo la consapevolezza che bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo per difendere il calcio professionistico.
Obiettivo raggiungibile, ma il traguardo potrà essere centrato solamente adottando il giusto atteggiamento sul rettangolo di gioco, sempre. Domenica pomeriggio arriva il Melfi allo stadio Angelo Massimino. Non certamente un avversario da urlo, con tutto il rispetto per i melfitani, ma che comunque venderà cara la pelle nella speranza di strappare il pass per la salvezza.
Stessa identica missione del Catania che, rispetto alla compagine lucana, vanta un vantaggio non indifferente di tre punti in classifica. Inoltre l’Elefante giocherà tra le mura amiche. Sarà interessante riscontrare la reazione dei tifosi e, in tal senso, appare probabile che l’impianto sportivo etneo sia ancora una volta semi-deserto.
Il “Massimino”, però, è pur sempre lo stadio di casa. Ed è qui che, tradizionalmente, il Catania costruisce le proprie fortune. Domenica si potrà vincere dimostrando semplicemente che “noi siamo il Calcio Catania”. Lo stesso grido dei tifosi va trasferito nella testa dei giocatori, chiamati a vincere per l’onore di una città, per il prestigio di una maglia carica di significato.
