RIGOLI: il compito fondamentale di creare subito empatia con i giocatori

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Pino Rigoli

(a cura di Livio Giannotta)

L’approdo ai piedi dell’Etna di Pino Rigoli rappresenta un passo avanti importante per la propria carriera di allenatore. Lui, catanese d’adozione e tifoso rossoazzurro da sempre, ha coronato un sogno. Adesso lo attende un duro lavoro, mantenendo viva la speranza di rilanciare le sorti del Catania.

Ad Agrigento lo hanno apprezzato per le doti umane ma anche per avere dimostrato di possedere eccellenti competenze calcistiche. Prova ne sia che è riuscito, in pochissimo tempo, a risollevare una squadra morta fino a collezionare una serie di risultati importanti evitando i playout e concludendo in bellezza la stagione.

Ha saputo valorizzare i giovani, assicurando una precisa identità all’Akragas ed un gioco divertente e propositivo. Adesso gli ingredienti per affermarsi in una piazza calda ed esigente come Catania ci sono tutti. A patto che Rigoli riesca subito a creare empatia con i giocatori. Fondamentale fare in modo che i ragazzi seguano fedelmente le sue direttive, instaurando con la squadra un rapporto equilibrato, da educatore ma nello stesso tempo da leader e persona carismatica.

Rigoli dovrà avere la capacità di costituire un centro attorno al quale il gruppo formi la sua unità e coesione dentro e fuori dal campo. Disimpegnando i giocatori dal peso delle responsabilità, allo scopo di creare un ambiente sereno, favorevole al raggiungimento di determinati obiettivi. Lavoro, spirito di sacrificio ed abnegazione sono contenuti essenziali per portare avanti un percorso valido e ricco di successi.