PANTANELLI (Esclusiva): “Ho parlato ai giocatori del Catania, il gruppo c’è. Tre ricordi indelebili in rossoazzurro…”

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Armando Pantanelli

L’ex portiere del Catania Armando Pantanelli è intervenuto telefonicamente ai microfoni di Radio Studio Italia, in collaborazione con Igor Pagano, Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania.com. Pantanelli si sofferma sulle potenzialità della squadra di Pino Rigoli e la coesione del gruppo, esprimendo anche giudizi sul nuovo format dei playoff e ricordando alcuni dei momenti indimenticabili vissuti in casacca rossoazzurra.

Chi potrebbe essere il leader di questo Catania?
“In primis reputo che il leader sia l’indiscusso Marco Biagianti. Poi ci sono altri calciatori che ne possiedono le doti, ad esempio Matteo Pisseri in porta, Dario Bergamelli in difesa e Mimmo Di Cecco a centrocampo”.

Secondo te il Catania possiede le carte in tavola quest’anno per puntare al salto di categoria?
“E’ ancora presto esprimersi in tal senso. Intanto occorre allontanarsi definitivamente dalle ultime posizioni e cercare di scalare la classifica in modo tale da raggiungere, perlomeno, l’ultima posizione disponibile per accedere ai playoff. Solo una volta conquistato il biglietto per disputare i playoff credo sia veramente possibile per il Catania”.

Un tuo giudizio sul nuovo format dei playoff che, di fatto, diventeranno una sorta di campionato nel campionato…
“Certamente parlare di playoff a fine ottobre mi sembra assolutamente prematuro. Ciò premesso, non sarà cosa affatto semplice arrivarci ed in secondo luogo giocarseli. Procediamo con calma, intanto pensiamo a raggiungerli, successivamente per giocarli ci sarà tutto il tempo per discuterne”.

Armando Pantanelli, da grande ex portiere rossoazzurro, cosa pensi dell’ottimo avvio stagionale di Matteo Pisseri?
“La scorsa stagione era considerato come uno dei giovani portieri più promettenti dell’intera Lega Pro. Il Catania se lo è aggiudicato a giugno e sta effettivamente dimostrando tutto il proprio valore. Personalmente, comunque, non sono solito esprimere giudizi nei confronti di portieri dopo appena 7, 8 o 10 partite disputate. Penso che il portiere vada giudicato nell’arco di tutto il campionato e, dunque, avrò modo di dare un giudizio più approfondito su di lui”.

Nonostante l’addio alla maglia rossoazzurra il tuo rapporto con Catania non si è mai interrotto. Nello specifico quale rapporto intercorre tra Armando Pantanelli e Catania? E poi, oltre a Marco Biagianti, con quali tuoi ex compagni di squadra sei rimasto in contatto?
“Gestendo un locale a Catania sono in tanti che mi vengono spesso a trovare. Continuo a rimanere in contatto con diversi elementi come Mascara, Baiocco, Spinesi, Sottil, Stovini, oltre allo stesso Biagianti. Persone con cui ho condiviso delle bellissime annate”.

Hai già assistito quest’anno a partite del Catania al ‘Massimino’ o comunque pensi di andarci presto?
“In questa stagione non ho ancora visto niente dato che con il locale siamo ancora in alta stagione. Penso che tra dicembre-gennaio-febbraio mi recherò volentieri allo stadio per assistere alle partite del Catania in quanto quei periodi saranno per me un pò più tranquilli”.

Credi che quest’anno si respiri maggiore armonia all’interno dello spogliatoio? In più come valuti l’organico allestito?
“Sicuramente partire con una penalità rappresenta per chiunque un grosso handicap. Credo che questo sia un buon gruppo, spesso i ragazzi vengono nel mio locale ed ho così modo di parlare un pò con tutti. Intanto so che hanno preso coscienza della realtà presso cui si trovano. Perché Catania non può essere considerata come una piazza ‘normale’ e personalmente ho cercato di spiegarlo bene ai ragazzi. Complessivamente mi danno l’impressione di essere abbastanza coesi, tutti che remano nella medesima direzione e questo è un aspetto importantissimo per raggiungere qualsivoglia obiettivo”.

Tanti i ricordi in rossoazzurro per Armando Pantanelli, ad esempio un Genoa-Catania della stagione 2004/2005 oppure un famoso intervento a Bologna in Catania-Chievo. Di quale parata custodisci maggiormente il ricordo?
“Quella di Bologna sicuramente. Che sia stata la più bella o la più brutta poco interessa, di sicuro si è trattato della più importante e che di conseguenza la ricordo maggiormente volentieri. Poi come partita, nel complesso, sicuramente quella di Genova. Infatti molti, incontrandomi, mi parlano proprio degli interventi effettuati in quell’incontro. Naturalmente come potrei dimenticare anche il mio debutto in Serie A che avvenne in occasione di un Cagliari-Catania in cui vincemmo grazie alla rete siglata da Giorgio Corona e ad una mia ottima prestazione”.

Ringraziamo Armando Pantanelli per la cortese disponibilità.

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