TARANTINO (Esclusiva): “Il Catania non deve porsi limiti. Anche a Foggia ebbi esperienza positiva”

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Catania stemma

Venerdì pomeriggio, ai microfoni di Radio Studio Italia ed in collaborazione con Igor Pagano, Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania.com, in vista di Foggia-Catania é intervenuto telefonicamente un ex giocatore delle due squadre, Pietro Tarantino, che ringraziamo per la gentile concessione dell’intervista.

La brutta sconfitta di Messina ha dato l’idea che la Coppa Italia per il Catania non fosse un obiettivo prioritario. Un tuo pensiero su questa deludente prestazione offerta dagli etnei…
“Reputo che la Coppa Italia interessi indistintamente tutti, a maggior ragione se di mezzo ci sia un derby. Non credo che i rossoazzurri abbiano sottovalutato la partita, certamente mister Rigoli per l’occasione ha operato una serie di avvicendamenti facendo riposare qualcuno. Globalmente la sconfitta ci poteva anche stare in considerazione del fatto che il Catania in campionato è costretto a rincorrere, soprattutto per via della penalizzazione”.

C’è una squadra che attualmente stai seguendo in particolare? Ed inoltre quali squadre potresti allenare in base alla tipologia di patentino che hai acquisito? Ricordiamo che stai allenando brillantemente il Villabate in Promozione…
“Avrei la possibilità di allenare anche in Serie D. In particolar modo sto seguendo il campionato di terza serie che è stato da sempre interessante. A maggior ragione da quest’anno in cui fanno parte parecchie squadre che hanno addirittura militato nel massimo campionato italiano. Davvero un torneo bellissimo che sciupa ingenti quantità di energie, sia dal punto di vista fisico che mentale”.

Pietro Tarantino ha anche vissuto una piccola parentesi calcistica a Foggia, disputandovi mezza stagione. Esperienza successiva all’anno della promozione in C1 vestendo la maglia dell’Elefante. Un ricordo della tua esperienza foggiana…
“Per me si trattò certamente di un’esperienza positiva anche perché dopo il mio arrivo a dicembre, e il Foggia proveniva da un’annata deludente, riuscimmo a compiere una bella cavalcata che ci portò a ridosso della zona playoff. Anche Foggia rappresenta una grandissima piazza in cui hanno prodotto un calcio serio, proprio come è stato a Catania. Per esempio come dimenticare il famoso Foggia targato Zeman. Loro tengono a fare benissimo anche quest’anno. Personalmente mi auguro che ai piedi dell’Etna si riesca a respirare una maggiore tranquillità per far sì che la squadra possa esprimersi nel migliore dei modi. Domenica è in programma un importante impegno per il Catania a Foggia. Pugliesi che hanno anch’essi allestito un organico d’alta classifica, ennesima dimostrazione di questo il pareggio di Lecce del turno precedente”.

Cosa ti spinse a realizzare quel famoso cucchiaio nella partita contro la Cavese?
“Davvero una bella domanda! Cosa mi passò per la testa, beh, dopo il primo rigore di Passiatore ben parato pensavo di riuscire a sorprendere il portiere e segnare in quel modo. Invece, come tutti sappiamo, andò a finire male in quell’occasione. Perdemmo la partita proprio in virtù degli errori di Francesco e del mio. Comunque dai, ricordiamo soprattutto gli episodi positivi come ad esempio quello di Manca in pieno recupero contro il Messina!”.

Del resto come non ricordare anche un ulteriore episodio, ovvero quando Pietro Tarantino ed altri componenti della squadra rossoazzurra foste costretti a domandare le maglie ai tifosi. Vicenda, reputo, mai successa nella storia del calcio. E Tarantino toccò proprio la maglia numero 46…
“Mi andò benissimo quella maglia! L’allora tecnico messinese Ruisi spingeva appositamente a voler giocare con le maglie bianche. Quell’anno Ruisi fu successivamente cacciato e noi, per l’appunto, vincemmo il campionato…
Comunque il nostro era un gruppo dove tutti ci divertivamo insieme, scendevamo in piazza senza nasconderci ed anzi facevamo sentire parte di noi anche i tifosi. E a Catania mi nacque anche un figlio, motivo in più che mi lega a questa città”.

In tanti sono i tifosi rossoazzurri che ti ricordano e ti salutano…
“Sicuramente continuerò a seguire la tifoseria etnea ed il Catania. Città che, sia in termini calcistici che di tifoseria, mi è rimasta nel cuore. Comunque, da buon siciliano, il mio desiderio più grande è che la Sicilia sportiva tutta possa rialzarsi. Intanto mi auguro che a rilanciarsi quest’anno sia proprio il Catania e man mano negli anni successivi anche tutte le altre piazze”.

Il Catania ha abbandonato gli ultimi posti della classifica portandosi al dodicesimo posto e dunque piazzandosi a ridosso della zona playoff. Secondo te dove può arrivare realisticamente questa squadra?
“Intanto reputo che il Catania non debba porsi limiti. Secondo me è in possesso di tutte le carte necessarie per conquistare i piani alti della classifica. E dico questo perché conosco di persona mister Rigoli da molti anni ed è un allenatore competente. Inoltre l’organico è ottimo ed importante è stato il ritorno di Pietro Lo Monaco che, oltre alla sua competenza, è anche un profondo conoscitore dell’intero ambiente. Ribadisco il fatto che il Catania non debba porsi alcun limite”.

Come procede il campionato con il Villabate e, nello specifico, la tua carriera da allenatore?
“Il Villabate sta andando bene. In campionato, proprio come il Catania, siamo tuttora imbattuti sia in casa che in trasferta. Abbiamo conseguito 4 vittorie e 4 pareggi e, inoltre, disponiamo, tra gli altri, di un giocatore che, sulla base delle qualità tecniche possedute e l’esperienza maturata, potrebbe benissimo giocare in Lega Pro: Gianpiero Clemente”.