CATANIA – CATANZARO: dov’è finita l’autorità della figura arbitrale? Scenario da far west evitabile

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Catania vs Catanzaro
Catania 3-1 Catanzaro, stagione 2016-17 (Lega Pro).

Cinque espulsioni dirette, un’altra per somma di ammonizioni, un allenatore allontanato e ben sei calciatori sanzionati con il cartellino giallo. Tutto questo è l’effetto delle decisioni assunte dal signor Giosuè Mauro D’Apice della sezione A.I.A. di Arezzo, coadiuvato dagli assistenti Michele Dell’Università (Aprilia) ed Aristide Rabotti (Roma 2). Specchio di una partita maschia, giocata da due contendenti che volevano entrambe accaparrarsi i tre punti, ognuna delle quali per i propri obiettivi di classifica. L’incontro, specialmente in alcuni frangenti, è stato nervoso di per sé ma è evidente che tali decisioni abbiano agito innervosendolo ulteriormente.

Ma fino a quale misura l’arbitro, mediante le decisioni adottate, può influenzare l’andamento di un incontro? Effettivamente la direzione arbitrale dovrebbe soltanto prendere atto di quanto accade dentro il campo e fuori assumendo con coerenza, sulla base di quelle che sono le normative vigenti, le decisioni migliori da adottare in relazione a quanto si palesa sul rettangolo di gioco. Il tutto, naturalmente, finalizzato allo scopo di indirizzare la partita su binari di equilibrio e giustizia per entrambe le parti. In più facendo sì che non vadano alterati i bioritmi della stessa o comunque agendo in modo tale che i toni vengano smorzati giusto per evitare situazioni spinose come quelle di domenica.

Perché intervenire in modo così massiccio comporta giocoforza, oltre all’inasprimento degli animi, lo spezzettamento del gioco e, dunque, una riduzione dello spettacolo a scapito di coloro che pagano regolarmente il prezzo del biglietto. Insomma, non perdere in nessun caso il polso della partita appare prioritario, anche per rimarcare l’autorità della figura arbitrale. Nello specifico l’arbitro di Catania – Catanzaro ha dato dimostrazione di perdere il controllo dell’incontro. Tutto è scaturito dalla mancata restituzione della palla ai giocatori del Catania. Successivamente la gara è andata incattivendosi ed il direttore di gara ha dispensato cartellini a volontà.

Bastava evitare che la situazione degenerasse, confidando magari anche nel fair play degli avversari, ma in questo frangente l’arbitro ha avuto una buona fetta di responsabilità assumendo decisioni che hanno finito per influenzare negativamente il prosieguo dell’incontro. Peso delle decisioni arbitrali che non dovrebbero mai andare a incidere in maniera negativa sull’esito delle partite. Purtroppo domenica pomeriggio è venuta a mancare una gestione arbitrale oculata. Ne fanno le spese due squadre che adesso, in vista del prossimo turno di campionato, non potranno disporre di alcuni elementi di rilievo causa squalifica. Si poteva e doveva evitare uno scenario da far west al “Massimino”.

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