ALESSANDRO da Bolzano (Esclusiva): “Catania, Play Off raggiungibili. In altri tempi Lo Monaco avrebbe esonerato Rigoli. Mazzarani fuori condizione”

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Il tifoso rossoazzurro Alessandro, fondatore della pagina Facebook “MARCA Liotru SEZ Bolzano”, interviene telefonicamente ai microfoni di Radio Studio Italia rispondendo alle domande formulate da Igor Pagano, in collaborazione con Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania.com. Ampio spazio all’analisi del pareggio ottenuto dai rossoazzurri in casa contro la Fidelis Andria, alle operazioni di calciomercato che dovrebbe approntare la società per migliorare l’organico a disposizione del chiacchierato mister Pino Rigoli ed agli obiettivi perseguibili in campionato dalla squadra dell’Elefante. Di seguito riportata l’intervista testuale ed il video contenente un estratto dell’intervento radiofonico:

Il pareggio casalingo a reti bianche contro la Fidelis Andria ci appare praticamente come una sorta di amaretto pre-vigilia 2017…
“Purtroppo è andata come è andata ed è evidente quanto abbia influito la componente sfortuna ai fini del risultato finale, anche se penso che alcune scelte approntate dall’allenatore si siano rivelate poco felici finendo, gioco forza, per incidere. Ma quest’ultimo è un argomento su cui vorrei evitare di soffermarmi, preferendo parlare di situazioni che non hanno agito a nostro favore. Ad esempio, se fosse stato messo a segno il calcio di rigore saremmo passati in vantaggio e, di conseguenza, la partita avrebbe preso una piega completamente diversa. Mazzarani l’ha battuto male mediante un tiro facilmente intuibile dall’estremo difensore andriese. Se vogliamo dirla tutta, il calciatore sta perdendo colpi ormai da circa un mese, ragion per cui la sua condizione deve ritornare a parametri di normalità. Per quanto riguarda il complesso di squadra, reputo che il collettivo non risenta di problematiche di tenuta fisica ed anzi, sotto questo punto di vista, appare notevolmente migliorato rispetto alle stagioni precedenti. Credo sia venuta a mancare quella decisiva dose di cattiveria sotto porta e, soprattutto, di convinzione”.

Dove reputi che la società debba maggiormente intervenire per migliorare l’organico?
“Non mi sento di esprimermi più di tanto per quanto riguarda le vicende di mercato poiché credo che Lo Monaco sappia bene cosa fare e come intervenire al meglio. In effetti all’organico mancano almeno un paio d’innesti: l’attaccante in primis e subito dopo la cabina di regia a centrocampo. Per quanto concerne la fascia sinistra si potrebbe intervenire prelevando Giovanni Marchese, anche se a dir la verità pare che abbia tirato un pò troppo la corda, in quanto sappiamo che si allena a Catania già da ottobre ed ancora non è stato perfezionato il suo ingaggio. In tale contesto non dimentichiamoci che il Catania non deve assolutamente essere considerato come ripiego da nessuno”.

Quali dovrebbero essere i presupposti per il Catania nell’anno nuovo?
“Ho una mia idea, sapendo naturalmente che con i ‘sè’ e con i ‘ma’ nel mondo del calcio non si riescono a produrre risultati. Sul campo gli etnei hanno fin qui totalizzato 35 punti complessivi, naturalmente escludendo la penalizzazione e, nonostante le varie vicissitudini conosciute, ha raggiunto il quinto posto in graduatoria. Dunque, partendo da questi presupposti, gli obiettivi societari prefissati sono pienamente realizzabili. Invece, per poter pensare a qualcosa di più, cioè ai primi posti, reputo che in questo momento manchi qualcosa. Sarà importante arrivare a maggio in modo tale da poter giocare i playoff  usufruendo della formazione più forte possibile ed al meglio delle condizioni. In tal senso credo che la società possieda le risorse economiche necessarie per intervenire sul mercato prelevando quegli elementi che possano davvero far fare alla squadra il definitivo salto di qualità. Da un punto di vista prettamente tecnico, in organico sono venuti a mancare fino a questo momento un bomber di razza in avanti che agisca da eccellente finalizzatore ed un regista in mezzo al campo che detti i tempi e riesca a dirigere in prima persona la manovra. Non ci saremmo venuti a trovare alla classifica attuale e di sicuro non avremmo finito col perdere punti pesanti in partite come Villafranca oppure in casa contro l’Akragas. Anche la guida tecnica non mi ha convinto più di tanto, questo è un discorso che personalmente inoltro già da diversi mesi…”

Secondo te, come mai l’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco non ha mai messo in discussione Pino Rigoli?
“Se proprio devo essere cattivo credo che Lo Monaco non abbia esonerato mister Rigoli a causa della mancanza di valide alternative per la panchina, non essendo disponibile nessun altro allenatore valido per una piazza come Catania! Può darsi che abbia effettuato il mio medesimo ragionamento, ovvero quello che la squadra è riuscita a collezionare gli attuali 35 punti che le hanno consentito di raggiungere una classifica pienamente in linea con quelli che sono gli obiettivi societari prefissati. Probabilmente il direttore Lo Monaco di qualche anno addietro avrebbe optato senza pensarci su due volte per l’allontanamento del tecnico già in tempi non sospetti, come ad esempio subito dopo una sconfitta come quella maturata a Castellammare di Stabia”.

Ritornando alla partita contro la Fidelis Andria, da evidenziare la buona prova offerta dal senegalese Mbodj. Per lui esordio quest’anno in campionato con la maglia dell’Elefante…
“Una buona partita. Non ha operato male nella zona da lui presieduta riuscendo a tutti gli effetti a tamponare bene le, a dir la verità, poche iniziative offensive avversarie. Sicuramente un giocatore da rivedere anche in altre occasioni. Mi auguro per lui che possa proseguire nel migliore dei modi il processo di crescita e maturazione che sta cominciando a produrre i primi risultati positivi”.