CATANIA, PAGELLE 2016-17: difesa, centrocampo ed attacco. Pisseri il migliore, delusione Scoppa. Bergamelli roccia, Di Grazia talento cristallino. In avanti Pozzebon e Tavares non fanno meglio di Calil e Paolucci

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Catania stemma

Matteo Pisseri 8: onnipresente in campo, l’estremo difensore si è imposto come guida autorevole del reparto arretrato. Il portiere ha saputo trasmettere sicurezza ai compagni, a suon di parate e guizzi felini. E’ lui il migliore rossoazzurro della stagione, senza se e senza ma.

Ivano Baldanzeddu s.v.: pochissime apparizioni a causa di un infortunio non di poco conto. Non ce la sentiamo di esporre un giudizio sul terzino sardo. Approdato a Catania nel mercato cosiddetto di riparazione, non ha potuto dimostrare il suo valore. Peccato, poteva essere un’importante freccia a disposizione.

Dario Bergamelli 7: roccioso difensore centrale, uno dei capisaldi della stagione rossoazzurra. Purtroppo per lui, e per il Catania, nel finale di campionato è stato costretto a dare forfait per infortunio. Una perdita di rilievo per la difesa etnea, con il rischio molto concreto che lasci la Sicilia in estate per scadenza di contratto.

Andrea De Rossi s.v.: Utilizzato con il contagocce, per questo non possiamo esprimere un giudizio completo. Nel finale di stagione, però, mister Pulvirenti lo ha rispolverato. Lui ha risposto fornendo prestazioni convincenti sul campo. Viene da chiedersi come mai sia rimasto a lungo a scaldare la panchina e perchè non abbia giocato dal 1′ ai Play Off. Il contratto è in scadenza. Rinnovarglielo, a nostro avviso, sarebbe una scommessa vinta ad occhi chiusi.

Stefan Djordjevic 6: nel finale di stagione ha viaggiato a corrente alternata. Nel complesso ha evidenziato un rendimento costante, assicurando doti di spinta e progressi continui in fatto di disciplina tattica. Il ragazzo possiede importanti margini di miglioramento.

Gil Drausio 6.5: il Catania ha fatto registrare una delle migliori difese in Lega Pro. Il merito è anche suo. Le doti atletiche ed aeree del brasiliano sono fuori discussione. Poche volte ha commesso sbavature. Può e deve ancora migliorare, anche sul piano temperamentale visto che la troppa irruenza gli è costata più volte il cartellino rosso.

Giovanni Marchese 5.5: buon impatto nel campionato di Lega Pro per il duttile ed esperto difensore siciliano che trova anche la via del gol. Avvio promettente ma poi, nel corso della stagione, più volte si fa trovare impreparato avendo qualche gol sulla coscienza. E’, comunque, un tassello su cui puntare l’anno prossimo.

David Mbodj s.v.: 3 presenze in campionato, 1 in Coppa Italia. Troppo poco per dare un giudizio. Ci aspettavamo che giocasse di più, soprattutto dopo la convincente prestazione offerta contro la Fidelis Andria in chiusura 2016.

Tino Parisi 5: alcune prestazioni decenti, altre al di sotto della sufficienza, altre ancora poco esaltanti. Campionato mediocre nel complesso, concluso con la brutta performance di Castellammare di Stabia ai Play Off. Forse è stato responsabilizzato in misura eccessiva. E’ giovane, deve ancora crescere.

Marco Biagianti 6.5: rendimento poco più che sufficiente offerto dal capitano rossoazzurro. Poteva fare meglio ma non era facile in un contesto di squadra deficitario. Nei momenti di difficoltà ha preso per mano i compagni, lottando sempre e comunque sul rettangolo di gioco. Uno degli ultimi a mollare.

Rosario Bucolo 6: cuore catanese. Molto legato ai colori rossoazzurri, non ha mai lesinato sforzi sul rettangolo di gioco. Spirito, senso di appartenenza ed ardore agonistico hanno caratterizzato l’annata del centrocampista etneo. Non un fulmine di guerra tecnicamente ma determinato ed efficace in una categoria dove correre e lottare rappresentano requisiti essenziali.

Domenico Di Cecco 6: Mezz’ora di gioco per lui nel 2017 contro la Vibonese, dopo una buona prima metà di campionato ricoprendo i ruoli di centrocampista e terzino. Ha assicurato grinta ed il giusto mix di qualità e quantità quando chiamato in causa. Peccato per il lungo infortunio che lo ha costretto a rimanere fermo ai box per la seconda parte di stagione. Verso l’addio in estate.

Andrea Di Grazia 6.5: non una punta centrale di ruolo, ma è quasi arrivato in doppia cifra il giovane calciatore catanese. Ha avuto un periodo di appannamento ma, nel complesso, per gol, assist e giocate ha fornito un supporto più che valido nel corso della stagione. Talento cristallino.

Davide Di Stefano s.v.: il gioiellino della Berretti, grande protagonista con la selezione giovanile, ha fatto appena due apparizioni in Prima Squadra mostrando personalità nonostante la giovane età. Il futuro è suo.

Giuseppe Fornito 5.5: giocatore capace di assicurare equilibrio nelle due fasi di gioco, ha avuto un rendimento discontinuo. Nel girone di ritorno avrebbe potuto effettuare il salto di qualità, ma problemi fisici lo hanno frenato pregiudicandone il percorso.

Andrea Mazzarani 6: 9 gol all’attivo non sono pochi per un calciatore che non è un attaccante di ruolo. Rappresenta un lusso per la Lega Pro, ma avrebbe dovuto fare più spesso la differenza in campo. Sufficienza stentata.

Kalifa Manneh s.v.: dinamismo e capacità di saltare l’uomo le sue risorse migliori. Il guizzante e giovanissimo laterale sinistro ha trovato spazio in Prima Squadra nel finale di stagione, rivelandosi anche tra i migliori in campo. Il talento non gli manca, necessita di tempo per sviluppare nella sua interezza il potenziale di cui dispone.

Gonzalo Piermarteri s.v.: Doti e potenzialità discrete. Lo avevamo dato per disperso, poi il Catania lo ha riaccolto a Torre del Grifo totalizzando pochissime apparizioni.

Federico Scoppa 4.5: il Catania gli ha affidato la cabina di regia. Talvolta assolvendo il proprio compito, nella maggioranza dei casi palesando limiti nella costruzione della manovra e ritmi di gioco poco elevati. Delusione.

Maks Barisic 6: Non un minutaggio elevatissimo. Spesso subentrato a gara in corso, ha messo a segno quattro reti, tutte determinanti. La più importante in occasione del derby vinto a Messina. Fa il suo, non è ancora esploso ma il Catania punta su di lui per il futuro.

Giacomo Graziano s.v.: appena 7 minuti in Prima Squadra. L’attaccante palermitano classe 1999 è un altro ragazzo valido in prospettiva.

Demiro Pozzebon 4.5: Col Messina ha siglato 8 reti, solo 2 indossando la casacca rossoazzurra. Il Catania puntava forte su di lui quest’anno, il responso del campo non ha dato ragione. Probabilmente la condizione deficitaria della squadra non lo ha agevolato, fatto sta che il bomber non è riuscito a contribuire al salto di qualità dell’Elefante sciupando anche clamorose occasioni da rete.

Andrea Russotto 5.5: Lo Monaco lo ha definito “incompiuto”. Un vero peccato perchè le qualità tecniche dell’ex attaccante del Catanzaro non sono in discussione. Quando è in giornata fa sfracelli, ma molto di rado. Mai costante nel corso del campionato, a volte dà l’impressione di giocare col freno a mano tirato. Dopo due anni consecutivi in maglia rossoazzurra potrebbe essere giunto il momento di cambiare aria.

Diogo Tavares 4.5: giunto in prestito via Catanzaro, sulla carta l’attaccante è tra i migliori della Lega Pro. Parte bene per poi sciogliersi come neve al sole.

Michele Paolucci e Caetano Calil 5: troppo spesso isolati là davanti, a gennaio sono stati rimpiazzati da Pozzebon e Tavares ma i risultati sotto porta non sono migliorati in casa rossoazzurra. Anzi, quest’ultimi hanno fatto peggio. Calil rientrerà per fine prestito, adesso è interamente concentrato sui Play Off del Livorno.

Valerio Anastasi 5.5: il migliore attaccante rossoazzurro della stagione sulla base del rendimento offerto e nonostante non abbia giocato tante partite sotto il vulcano. A gennaio sarebbe rimasto, il Catania ha preferito privarsene cedendolo in prestito al Messina. Potrebbe tornare utile agli etnei l’anno prossimo.

Giammario Piscitella 5.5: ci teneva a ben figurare. Generosità ed un gol all’attivo per lui. In campo ha sempre fatto la sua parte ma non nutriva della piena fiducia tecnica e societaria, così a gennaio è andato via in direzione Prato.

Gladestony da Silva 5.5: sotto la sufficienza a Catania, monumentale a Messina. Il brasiliano non è stato valorizzato a dovere da mister Rigoli, che ha spinto per la sua cessione nel mercato invernale. Dopo avere concluso positivamente l’avventura in terra peloritana, si appresta a fare ritorno a Catania. Giocando con continuità potrebbe crescere sensibilmente.

Valerio Nava 5: a Catania non ha trovato l’ambiente giusto per esprimere al meglio le sue potenzialità. Le cose non sono andate meglio per il terzino trasferendosi all’Alessandria.

Alessandro Bastrini 5.5: colleziona più presenze di Nava in rossoazzurro, mette esperienza e disponibilità al servizio della squadra ma le prestazioni offerte non raggiungono la sufficienza. Gli infortuni non lo aiutano.

Ivan De Santis s.v.: difensore dal futuro radioso ma che, stranamente, ha fatto registrare due sole apparizioni in rossoazzurro. La Paganese lo ha prelevato a gennaio traendone beneficio.

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