LO MONACO: “Caso Rinaudo ultimo scoglio, l’allenatore ha firmato un mese fa. Pulvirenti tornerà a parlare con la stampa. Il Catania deve riappropriarsi di un modo di essere. Ecco perchè vietano trasferte a tifosi”

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Pietro Lo Monaco

Presente al “Club Barriera Battiati”, l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco ne ha approfittato per soffermarsi sulle difficoltà attraversate da squadra e società in questi anni. Spazio anche alla risoluzione del Caso Rinaudo, al futuro, alle trasferte spesso vietate ai tifosi etnei con un breve riferimento al nuovo allenatore. Queste le parole di Lo Monaco evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“E’ previsto un incontro di Antonino Pulvirenti con 3-4 testate giornalistiche dove lui parlerà per la prima volta dopo tanto tempo. E’ il primo a capire che ha combinato dei disastri. Tre anni fa il Catania era in Serie A, ora in Lega Pro e quasi fallito. Quando nel 2012 sono andato via ho sbagliato. Io amo il Catania, ma sarei dovuto rimanere per non permettere quanto successo. Il Catania è una macchina particolare. La gravità della situazione risiede soprattutto nello scioglimento di un modo di essere, di una forza ben precisa. Chi veniva qua aveva il timore di affrontare la squadra al ‘Massimino’. E’ stato smantellato tutto e sono cambiate le figure che lavorano all’interno della struttura. I giornalisti avevano imparato il rispetto delle regole, oggi si sostituiscono ai tifosi, fanno i giudici, ne dicono di tutti i colori, alcuni inventano le notizie. E’ cambiato lo spirito, criticare sempre e comunque è diventato lo sport preferito. Sarà un’impresa eliminare le scorie e fare ragionare tutti come prima. La gente sente veramente dentro la passione per il Catania, ma in questi 4 anni è accaduto di tutto: retrocessioni, illeciti, andare sui giornali per fatti che nulla hanno a che vedere con il calcio, dirigenze ballerine”. 

“Il Caso Rinaudo? Sono situazioni debitorie vecchie. Tutti i debiti verso le società di calcio sono stati transati, lo Sporting Lisbona è l’ultimo scoglio. Se Dio vuole, sistemiamo anche questo. Poi ci sono altre tasse e stipendi da pagare, l’iscrizione al prossimo campionato da completare. Fuori dal campo, sicuramente, oggi è tornato il Catania di una volta. Nel giro di un anno abbiamo fatto cose che altrove impiegherebbero dieci anni a fare. Prima eravamo con la cacca, scusate il termine, ora stiamo risolvendo altri problemi e dopo 17 punti di penalizzazione in due anni vogliamo risollevare il Catania. L’allenatore? Ha già firmato un mese fa… Lucarelli? Chi?”.

“Fosse anche l’ultima cosa che faccio nella mia vita, riporterò il Catania in Serie A. Il problema nostro è uscire fuori dalla C. La B è già diversa. Non a caso, negli ultimi anni squadre provenienti dalla terza serie hanno raggiunto la A ed il Lecce spende tanto ma combatte da tanto tempo per abbandonare la C. Spesso trasferte vietate ai tifosi del Catania? Così portano via la gente dagli stadi. Con la Tessera del tifoso ed i tornelli la sicurezza è massima, forse non hanno il numero adatto di poliziotti per presidiare gli eventi calcistici. A Castellammare ho ricevuto contestazioni ed avuto casini perchè mi sono lamentato del divieto di trasferta ai nostri tifosi”.

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