LUCARELLI: “Aspetti positivi e negativi contro la Leonzio. Vendere cara la pelle e fame di vittoria, sempre”

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Cristiano Lucarelli

Il tecnico del Catania Cristiano Lucarelli analizza la vittoria in Coppa Italia contro la Sicula Leonzio. Queste le parole di Lucarelli evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Ci sono cose positive e negative da valutare, come accade in ogni partita. Abbiamo pagato lo scotto di giocare contro un avversario con tanti ex avvelenati, venuti qui a giocare la partita della vita. Sono stati bravi a venirci a prendere a metà campo, marcando a uomo Lodi e non consentendoci di giocare. Gli attaccanti esterni Bollino ed Arcidiacono non sono clienti ideali da incontrare ad agosto. In questa fase della stagione è normale soffrire con squadre di questo tipo. Io ho chiesto ai ragazzi di avere pazienza perchè sapevo che prima o poi la Sicula Leonzio avrebbe pagato l’aspetto dispendioso. Noi comunque siamo rimasti lucidi, soprattutto i ‘vecchi’ del gruppo. A parte il fatto di avere riscontrato una gamba diversa e qualche problemino nella fase difensiva, nel primo tempo abbiamo creato 4-5 occasioni da gol a strappi e mi sono arrabbiato perchè avremmo dovuto sfruttare meglio determinate situazioni di attacco della profondità”.

“Cambiando modulo e puntando maggiormente sulla spinta e velocità degli esterni nell’uno contro uno, abbiamo allargato le maglie del loro centrocampo ed è cambiata la gara. Ho visto delle giocate interessanti, ad esempio Aya cercava spesso la mezzala opposta scavalcando il centrocampo avversario. Mazzarani, che secondo me non è un esterno d’attacco, e Lodi stanno risentendo più degli altri i difetti di preparazione della stagione scorsa. Abbiamo sostenuto carichi di lavoro importanti in questi mesi. Semenzato ed Anastasi non sono ancora in condizioni ideali. Pozzebon? L’ho sempre trattato come uno di noi, a prescindere dalle evoluzioni del mercato. Io ho il dovere di fare sentire tutti parte integrante del progetto perchè punto sull’essenza del gruppo. La Sicula Leonzio l’abbiamo battuta proprio partendo dalla forza del gruppo. Io volevo vincere la partita e dobbiamo sempre essere alimentati dalla fame di vittoria, consapevoli che possiamo ribaltare i risultati poichè le gare durano fino al 95′. Siamo sulla buona strada in questo senso”.

“Io voglio una squadra camaleontica che sappia difendere a tre e quattro, all’occorrenza giocare a rombo, con tre o quattro attaccanti. Io non sono un integralista, cerco sempre di trovare l’abito giusto contro l’avversario di turno, analizzando cosa è meglio per noi dal punto di vista fisico e sulla base delle caratteristiche dell’avversario di turno. 3-5-2 e 4-3-3? Lavoriamo anche sul 4-2-3-1 ed il 4-2-4, modulo ‘della disperazione’. Abbiamo giocatori che possono interpretare bene diversi sistemi di gioco. Chi durante la settimana non lo vedo in forma, non gioca la domenica. Ci tengo a sottolinearlo ed i ragazzi lo sanno. Gioca chi sta meglio”.

“La formazione la fanno i giocatori con la fame, la rabbia e le motivazioni viste negli ultimi 20 minuti in Coppa Italia. Viene prima di tutto l’interesse del Catania. Partire con una vittoria fa sempre piacere, ma io non devo mai esaltarmi o abbattermi. Era importante vincere, ma ancora di più dimostrare rabbia e determinazione. E’ quello che vogliono vedere i tifosi del Catania. Una squadra che vende cara la pelle. Poi capiterà di perdere nel corso della stagione. Ma la risposta più bella che un tifoso vuole è la mentalità e l’atteggiamento con cui si scende in campo”. 

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