LUCARELLI: “Dobbiamo ricercare il gioco e fare sempre la partita, volevo una prova maschia ed è arrivata”

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Mister Cristiano Lucarelli parla della vittoriosa gara casalinga disputata con il Lecce. Ecco le parole di Lucarelli evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Avevo pungolato i giocatori. Una prova così maschia me l’aspettavo dopo il ko di Caserta. Sono contento del risultato che, nell’ottica degli scontri diretti, ci dà un buon vantaggio. Mi soddisfa la prestazione espressa nel primo tempo. Dopo l’intervallo abbiamo smesso di fare la partita ma sapendo soffrire, respingendo il ritorno del Lecce in quei dieci minuti in cui i salentini hanno provato a fare qualcosa di più. Abbiamo gestito bene la gara nel secondo tempo, ma dobbiamo provare a fare sempre la partita”.

“Il Lecce, sulla carta, è la più forte del campionato. L’anno scorso ha totalizzato 27 puni in più rispetto al Catania, hanno puntellato la rosa con giocatori di grandissimo spessore come Di Piazza, Di Matteo ed Armellino. Ho cercato di preparare questa gara tatticamente e sdrammatizzando. Perchè, al di là di tutto, questo match non valeva un campionato. Non si è deciso oggi il campionato. Avevo chiesto ai ragazzi di avere la sana follia di andarsi a misurare contro una formazione di grande livello. Il lavoro fatto in questi mesi ha portato a ridurre il gap dal Lecce”.

“Noi abbiamo effettuato un pressing altissimo, siamo stati bravi ad avere imposto il nostro gioco ed attaccato la profondità, ma dobbiamo migliorare nei cross e negli inserimenti delle punte. Ho ricevuto risposte importanti, ora sono preoccupato per la trasferta con la Virtus Francavilla. Ad oggi sono riuscito ad utilizzare 23 giocatori su 25 in campionato, mantenendo la coerenza di sempre nel dimostrare che la formazione la fanno i calciatori. Gioca chi dimostra di meritarlo durante la settimana. Se riusciamo a tenere tutti sulla corda, si innalza la qualità ed il livello degli allenamenti e ne beneficiamo. Ci tengo a ringraziare anche chi ha giocato per la prima volta in questo campionato”.

“Volevamo sfruttare di più i quinti di centrocampo, di conseguenza chiedevo alle mezzali di spingere un pò meno. La vecchia guarda sta capendo che la Serie C non è la A. Marchese, Lodi e Biagianti hanno dimostrato di calarsi nella categoria. Giocare con la difesa a quattro? La modernità del calcio impone di essere camaleontici, ma le cose migliori secondo me il Catania le ha fatte, finora, col 3-5-2. La nostra identità è venuta fuori con questo sistema di gioco”.

“A Caserta non riuscivamo a trovare i quinti di centrocampo. Lì le difficoltà ce le siamo create da soli sbagliando nel palleggio, perdendo palla in situazioni banali, ma siamo stati costantemente nella metà campo avversaria. C’era anche un rigore netto su Russotto ma non cerchiamo alibi. Forse ho caricato troppo la gara di Caserta. Ora dobbiamo a Brindisi con serenità. Senza farci prendere dalla foga se fatichiamo a sbloccare il risultato. Ai ragazzi dico sempre di essere squadra nell’intera durata della partita. Bisogna alzare il minutaggio, anche se la condizione generale non è ancora ottimale. La preparazione l’abbiamo fatta in funzione di aprile e maggio, perchè è lì che si decidono i campionati. Un picco di entusiasmo non guasta mai, mi preoccupa di più l’ansia da prestazione in trasferta. Dobbiamo gestire la nostra emotività soprattutto fuori casa”.

“Resto della convinzione che il risultato arrivi esclusivamente attraverso il gioco. Tramite un’idea di gioco si mette la squadra nelle condizioni di sapere quel che deve fare in mezzo al campo. L’occasionalità ti può andare bene a volte ma, alla lunga, non vinci. Noi dovremo replicare una prestazione importante a Brindisi. Allora avremo molte più opportunità per vincere in trasferta. Dobbiamo essere consapevoli di essere bravi e di arrivare alle vittorie con il gioco, senza improvvisazioni”.

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