CATANIA: tifo, coerenza e mentalità sugli spalti. Da Giuseppe a ‘Spagna’, spazio per i ricordi. E poi quel grido: “Vogliamo andare in B”

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9.796 spettatori presenti tra cui una ventina di tifosi della Virtus Francavilla, ma a far festa sono i sostenitori del Catania, vittorioso al termine di una partita sofferta. Tante difficoltà incontrate dalla squadra di Cristiano Lucarelli nel corso dei 90 minuti, superate anche con il prezioso supporto del pubblico, come sempre dodicesimo uomo in campo. Entusiasmo sugli spalti, dove il desiderio predominante è sempre lo stesso: “Andare in Serie B”. Il grido di chi soffre per i colori rossoazzurri. Di chi il Catania ce l’ha nel cuore e nell’anima. Di chi considera il Catania un amore, una fede.

Al “Massimino” c’è stato spazio anche per i ricordi. In primis quello del piccolo Giuseppe, la cui luce si è spenta all’età di soli 9 anni e che avrà sempre un posto speciale per il Calcio Catania e la sua gente. I tifosi, inoltre, non dimenticano la memoria di Fabrizio, Bomboletta e Ciccio Famoso, sempre nei pensieri della Catania ultras. Così come conservano vivamente il ricordo di Vincenzo Claudio Spagnolo, supporter genoano ucciso con una coltellata il 29 gennaio 1995 in occasione della partita Genoa-Milan. Tifo, coerenza e mentalità alle pendici dell’Etna.

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