LUCARELLI: “Russotto non giocherà, dubbio Di Grazia. A Lentini gara più difficile della stagione. Possibile Lodi ancora mezzala. Mi preoccupa che…”

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Cristiano Lucarelli

Conferenza stampa di Cristiano Lucarelli a Torre del Grifo, quando si avvicina Sicula Leonzio – Catania. Queste le parole di Lucarelli evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“La Sicula Leonzio nelle due partite giocate contro di noi in Coppa Italia e campionato è la squadra che forse ha portato più a nudo alcuni nostri difetti. Sarà una gara assolutamente complicata, la più difficile da qui alla fine della stagione. Andiamo ad inaugurare un altro campo. La Sicula Leonzio merita di tornare a Lentini. Ho parlato anche con loro sulla possibilità di allenare i bianconeri in estate, sono persone squisite dal punto di vista umano, ambiziose e giovani. Come società mi sta simpatica. Mi preoccupa un pò il fatto che noi abbiamo giocato 18 gare in trasferta mentre le nostre rivali 15 fuori casa e 3 in campo neutro. Lo dico senza polemica. Non mi si venga a dire che giocare con la Leonzio a Lentini davanti a 5mila spettatori sia come farlo al “Massimino” davanti a 100 spettatori. Nè che giocare con la Juve Stabia a Caserta sia uguale. Non vorrei che con l’Akragas fossimo costretti a giocare chissà dove o ad Agrigento”. 

“Alla luce di quanto detto, i coefficienti di difficoltà aumentano. Diana ha già tirato dei brutti scherzi, sia a me che al Catania. La Leonzio, poi, col Catania riesce a dare il meglio di sè. Domenica la partita si presenterà ad alto coefficiente di rischio. Se riuscissimo a vincere, forse avremmo superato l’ostacolo più duro e potrebbero aprirsi degli scenari impensabili fino ad un paio di settimane addietro”.

“Credo che la nostra sia una squadra che se riesce a non subire gol, poi qualcosa là davanti inventa sempre. E’ un dato già analizzato e fa riflettere. Vero che non sempre i numeri sono veritieri di tutto, però ti danno delle indicazioni. Forse all’andata arrivammo alla partita con la Leonzio sentendoci molto forti. Da lì le nostre gare in casa sono state giocate con maggiore apprensione, togliendoci qualche certezza. Spero che il match di Lentini ci dia la possibilità di riscatto. Tutto è nato con la Leonzio, mi auguro che tutto si concluda domenica attraverso una grande prestazione nell’approccio, nella tattica, nella tecnica, sul piano fisico e mentale. Dobbiamo capire cosa troveremo in termini di un entusiasmo dell’ambiente, della corsa e dei ritmi che proverà a fare valere la Leonzio. Superando queste difficoltà, ci siamo spesso esaltati. Pareggiando in termini di fame e cattiveria agonistica, emerge la qualità tecnica”.

“Contro il Siracusa avevo l’esigenza di piazzare Biagianti come schermo a protezione della difesa, visto che il trequartista Catania non avrebbe permesso a Lodi di effettuare determinate giocate andandolo a prendere in cabina di regia. Dal punto di vista tattico Biagianti fornisce valide garanzie sulla possibilità di giocare con una linea difensiva a quattro. Una soluzione che ha dato i suoi frutti nello scorso turno di campionato. La Leonzio gioca con il 4-3-3, quindi non dovrebbe esserci il giocatore che s’incolla a Lodi durante la partita. Ma da mezzala Lodi è decisivo se fa la giocata risolutiva più vicino alla porta, quindi teniamo bene in considerazione la possibilità di riproporlo da mezzala anche a Lentini”. 

“La Leonzio ha avuto delle vicissitudini ed è stata penalizzata giocando sempre in trasferta, quindi magari qualche punto gli manca. Non sarà un match agevole nemmeno sulla carta. L’ho detto col Siracusa e lo ripeto, il fatto che ci attendano maggiori difficoltà rispetto ad altre occasioni non vuol dire che non siamo attrezzati per vincere. Ogni avversario ci renderà sempre la vita difficile, però la nostra forza può superare tali difficoltà. Tutto starà a noi, avendo sempre grande rispetto dell’avversario. Non mi dispiace egoisticamente l’assenza dello squalificato Marano perchè è un centrocampista che possiede tempi d’inserimento incredibili. Si fa trovare spesso nel posto giusto al momento giusto. Le condizioni del terreno di gioco? Non sembrano rassicuranti. Mi immagino una partita più di spada che di fioretto. Valuteremo anche su questo aspetto l’utilizzo di giocatori con caratteristiche maggiormente adatte al contesto”.

“Vista l’esperienza di Lecce, credo che Russotto vada gestito per evitare ricadute che a questo punto della stagione potrebbero essere letali. Probabilmente lo porterò in panchina, ha fatto pochi allenamenti con noi in settimana. Dei vincoli ci sono ancora. Di Grazia? Spero che torni ad allenarsi con la squadra perchè ha riportato uno scontro fortuito con Bogdan ed in seguito non si è più allenato con la squadra, facendo differenziato in questi giorni. Non ho ancora parlato coi medici oggi. Dispiace se non recuperasse perchè anche la settimana precedente ha avuto problemi, a seguito di un’influenza. Scherzosamente lo chiamo ‘disgrazia’ perchè gliene capita sempre una nuova”.

“Quando decidi di fare parte del mondo del calcio, dai per scontato che verrai giudicato esclusivamente per i risultati. Se vinci sei bravo, se perdi l’opposto. Poi dipende dall’interpretazione del proprio mestiere. Se lo fai da professionista, non ti affezioni con nessuno e timbri semplicemente il cartellino, curando il proprio orticello oppure se vivi la professione con purezza e carattere, magari passando per quello più superficiale, incazzoso. Credo che ognuno debba essere sempre se stesso, coerente, nella buone e nella cattiva sorte. Io sono un passionale, vivo la partita, la mia squadra e l’ambiente in cui lavoro. Per questo a volte posso andare sopra le righe, fa parte della mia persona”.

“Domenica 4-3-3 opposto a 4-3-3? Noi lo intendiamo con caratteristiche un pò diverse dalla Leonzio. Arcidacono e Bollino tendono a venire dentro lasciando poi lo spazio per gli inserimenti degli esterni di difesa. Dovremo essere molto attenti centralmente perchè, come noi, i bianconeri attaccano benissimo la profondità. Loro sono più garibaldini poichè portano gli esterni di difesa ad accompagnare l’azione, quindi lasciano tante situazioni di parità o inferiorità numerica nel momento in cui fanno la partita. Cercheranno di accorciare la distanza con i nostri esterni sfruttando le corsie laterali per gli inserimenti”. 

“Spesso in casa ho la sensazione che si vada a ritmi più lenti, in realtà tra le mura amiche la nostra azione viene molto rallentata dalle condizioni del campo. Siamo costretti a giocare a due tocchi, la palla non scorre benissimo e questo aspetto incide. Nelle ultime settimane abbiamo cambiato metodo di lavoro. Ora siamo al rush finale, quindi si devono toccare altri tasti. Facciamo molti lavori basati sulla reattività e rapidità. Domenica quando la squadra si è sciolta, pian pianino, ha alzato il baricentro disputando un ottimo secondo tempo. Catania pirata a Lentini? Tutti vogliono farci la festa. Noi dobbiamo andare sempre a letto con questo pensiero. Le avversarie contro di noi hanno il jolly della vita, quindi non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno. Il pericolo lo abbiamo riscontrato sempre, in special modo dopo il conseguimento di ogni risultato positivo”.

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