mercoledì, 2 Luglio 2025
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CORDOVA: “Adottato da Cinesinho. A Milano mi mancava Catania, piangevo disperato…”

Ex centrocampista del Catania, Franco Cordova ricorda alcuni momenti vissuti quando lasciò la Sicilia per passare all’Inter. Queste le dichiarazioni di Cordova evidenziate dal Corriere dello Sport:

“Io a Catania ero, per induzione, considerato un dio perché mi aveva preso a ben volere Cinesinho. Lui mi ha adottato perché sembravo più un brasiliano che un italiano. Dormivo e mangiavo a casa sua. Lui veniva a casa mia a Napoli e quando arrivava c’era tutto il quartiere che voleva vederlo. Noi scendevamo in strada e giocavamo. Io abitavo con Cinesinho, avevamo una casa sul mare. C’erano i pescatori che ci tiravano il pesce nella terrazza. Quindi sole, mare, pesce, follia. Perché a Catania, in quegli anni, erano belli folli”.

“Arrivo a Milano nel 1962, avevo diciotto anni. In quel periodo loro non avevano ancora debellato la nebbia e alle due del pomeriggio non si vedeva nulla. A Milano la mia vita era solo allenamento e casa, perché non conoscevo nessuno. E poi ero abituato al sole di Catania, al mare caldo. Ero disperato. Piangevo, telefonavo a mio padre che mi diceva “lo sapevo, avevo ragione io: tu devi studiare. Torna a casa, che ti frega del pallone”. Era una famiglia “bene”, quindi avrei potuto farlo. Ma io, nella vita, volevo solo giocare a calcio e quindi piangevo disperato. Alle due non vedevo più niente e quindi andavo fortissimo perché, facendo solo allenamento e sonno, ero in una forma strepitosa. Herrera mi aveva preso a ben volere perché voleva fare fuori Corso”.

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