Il giornalista Umberto Chiariello interviene nel corso del programma Campania Sport muovendo varie critiche all’indirizzo del calcio italiano. Ecco quanto evidenziato da ‘TuttoCalcioCatania.com’:
“Il buon senso manca del tutto su certi temi specifici. Il calcio italiano è arrivato al punto di non ritorno. Non produciamo un campione da vent’anni. Siamo commissariati, non siamo capaci di avere un presidente federale. Il Commissario ha fatto disastri inauditi. La Covisoc deve controllare, poi però scopriamo che Cesena e Chievo si scambiano 50 plusvalenze di carneadi che non hanno mai giocato a calcio da 50 milioni cadauno. Processo rinviato dopo l’apertura del campionato. Campedelli ha gli amici, altrimenti non starebbe in A. Eppure nessuno grida allo scandalo”.
“In Serie B le NOIF dicono chiaramente che per riformare i campionati ci vogliono due anni. Non si poteva cambiare format. Quelli si riuniscono, fanno il blitz e dicono a Fabbricini di cambiare le regole se no non si va avanti. Vengono mortificate piazze che stanno lì in attesa. Si dettano le regole a giochi fatti, non prima. Siamo stati capaci di fare vincere lo scudetto alla Roma cambiando una norma la settimana prima di Juventus-Roma, nell’ambito del ‘caso Nakata’”.
“In un Paese serio le cose sono statuite nel tempo, ma evidentemente in Italia non vi è certezza del diritto. Però abbiamo preso Cristiano Ronaldo, quindi siamo diventati un campionato importante. Un giocatore a carriera quasi finita che viene da noi perchè trova il paradiso fiscale. Questo rappresenta la lavata di faccia di un paese in putrefazione… vergogna”.
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Da italiano mi vergogno del calcio italiano. Da catanese sono indignato per come viene trattato il Catania. Da sportivo sono disgustato dell’orrendo maltrattamento subito da Novara, Catania, Siena, Ternana, Pro Vercelli e Virtus Entella. Si deve essere privi di dignità per mantenere il Chievo in serie A con appena 3 punti di penalizzazione.
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