LO MONACO in Sala Conferenze: “Serie B a 22 squadre, ma forse Bandecchi sa cose che noi non sappiamo. Non vorrei che i pupari colpissero ancora…”

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Pietro Lo Monaco

Lunghissima conferenza stampa di presentazione dei neo acquisti Andrea Esposito e Joel Baraye a Torre del Grifo. L’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco si sofferma, inevitabilmente, anche sulla querelle ripescaggi. Queste le parole di Lo Monaco in Sala Conferenze evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Il Catania ha il dovere di essere competitivo al massimo, sia che si tratti di B o C. L’ingaggio di un elemento come Andrea Esposito si inserisce proprio in questo contesto. Abbiamo completato le operazioni relative al reparto arretrato. Ci auguriamo che Joel Baraye, prelevato con la formula del prestito, si possa trovare bene creando le basi per un discorso nel tempo a Catania. E’ un giovane di ottime potenzialità, siamo molto curiosi di capire l’apporto che potrà dare alla nostra causa. Abbiamo una rosa composta con il concetto delle coppie per ruoli. Ci auguriamo una sana competizione tra tutti che farà lievitare il livello della squadra. Un livello abbastanza omogeneo. Non abbiamo riserve e titolari, tutti posso giocare dal 1′”. 

“Caso ripescaggi? Non si fa altro che parlare di questa querelle che ha rischiato soprattutto di mettere in ridicolo l’organo federativo per lo scempio perpetrato, di sfaldare a colpi di martello pneumatico una categoria, la Lega B, che ha spacciato unità e chissà quale comportamento omogeneo delle parti per poi dare delle dimostrazioni precarie. Se il risultato di questa decisione è quello che vediamo nelle prime giornate, si ha solamente da gridare aiuto. E’ il risultato dell’operato dei pupari negli ultimi anni in Italia. La venuta di Ronaldo ha incrementato qualche guadagno che va nelle casse della Serie A e basta. Salvo poi assistere a spettacoli come quello di giocare su campi inadeguati. La A si mantiene coi proventi dei diritti televisivi. Poi vedi le gare del calcio inglese a confronto e capisci dove siamo arrivati. Ci disperdiamo in mille lotte interne, prova ne sia che per tanto tempo le leghe sono state senza un governo. Ad un certo punto il responsabile del Coni ha preso tutto per mano. Inserendo una figura che non ci ha capito più niente e sono state perpetrate una serie di cose non belle che hanno dato scossoni ulteriori ad un calcio malato. Mai visto un campionato di B a 19 squadre e che ad inizio stagione una squadra rischiasse di perdere a tavolino per le condizioni del campo di gioco. Ma penso anche al campo del Lecce, assolutamente improponibile. Poi la Lega B firma accordi pubblicitari legate alle maglie delle squadre e diversi club non li rispettano. La B dimostra tutto il suo pressapochismo”.

“Mi sembra che l’intervento del governo sia doveroso. Il 7 settembre si deciderà sulla B a 19 o più squadre. Nessuno può confutare quello che dicono le regole. Sarebbe uno sfidare tutto l’ordine delle cose, andare incontro a persistere in questa posizione. Sicuramente si arriverà a 22 squadre, poi nel pomeriggio ci sarà la decisione sulle ripescate. La parte più importante. Il patron della Ternana si dichiara già dentro, forse lui sa delle cose che noi non sappiamo. Ha la sicurezza su qualcosa che dovrebbe essere l’esatto contrario. Frattini deciderà nel merito. Assodato che la B sarà a 22 squadre, decidere nel merito significa non disattendere due gradi di giustizia che hanno visto il Novara vincere la propria battaglia, com’è giusto che sia. Se poi non vogliamo andare nel merito e facciamo i pannucci caldi, compromessi politici perchè dopo chissà quali promesse sono state fatte, allora si dà pure spazio alle posizioni di squadre come la Ternana. La legge parla chiaro. Il Novara ha visto due gradi giudizio favorevoli, giustamente perchè lo dice la legge e non può cambiarla nessuno. Non vorrei che l’esito fosse già scritto, inventandosi qualunque cosa per rendere nullo il reclamo del Novara. Ho sentito sbandierare che il 7 si ripristinerà la legalità. Io mi auguro proprio che il 7 sia così. Con Catania, Novara e Siena dentro. Se per chi è chiamato a redimere la questione sono previsti, in caso di discorsi diversi, sanzioni pesantissime, io penso che la legge trionferà naturalmente. Non può prevalere un altro aspetto. Significherebbe che i pupari hanno ancora una volta colpito e lasciato il segno. Non voglio pensare a qualcosa del genere. Però siamo in Italia, quello che abbiamo visto nell’ultimo mese ha dell’incredibile. Io da 50 anni sto nel calcio, mai viste cose del genere pur essendo passato da Calciopoli, calcio scommesse e, oggi, la Figc che fa fare iscrizioni e all’ultimo momento cambia tutto. Non ci resta che aspettare ed affidarci al buon senso ma soprattutto decidere con le leggi a portata di mano. Non devono inventarsi niente. Mi auguro che ci si affidi al rispetto delle regole”.

Balata non deve giocare con le parole. Lui sa perfettamente come è maturata questa cosa. I format dei campionati vanno cambiati, lo dico a chiare lettere, ma nel rispetto delle regole. E investendo non solo una Lega ma tutte le leghe. La Lega B o chi di dovere non può pensare che il mondo finisca in B. Perchè poi ci sono ripercussioni sulla Lega Pro e Dilettanti. Purtroppo noi abbiamo permesso questo. La Figc doveva vigilare, invece si è resa complice di tutto ciò. Ecco perchè noi, al di là di tutti i ricorsi, tra oggi e domani faremo partire la denuncia penale verso chi si è reso responsabile di questo scempio. Di certo non lasceremo nulla d’intentato. Secondo me era stato tutto calcolato. Anche il fatto di avere messo il Collegio di Garanzia nelle condizioni di decidere il 7 settembre. Non me ne voglia nessuno. Evidentemente quanto accaduto era troppo grande per non essere evidenziato e far sì che tutto andasse in sordina. Ora sono chiamati a rispettare la legge, mi auguro che lo facciano fino in fondo. Questa cosa si poteva definire prima, non arrivando al 7 settembre. La decisione sciagurata di un mese fa ha lasciato aperto il campo a qualsiasi soluzione per il futuro. Sarebbe stato opportuno non perdere tempo e non aspettare addirittura un mese, dopo che il campionato di B partisse. Se c’è stato un disegno malsano, chi di dovere andrà a fondo alla vicenda. Proprio per la tutela della legge, noi andremo avanti qualsiasi sia il verdetto. Non ci fermeremo davanti a niente. Noi rimaniamo alla comunicazione della Figc che confermava le 22 squadre, ed avevamo 9 giorni per presentare l’iscrizione con tanto di documentazione e soldi versati. Quello che è successo dopo ci ha lasciati basiti, oltre ad averci creato un danno indefinibile al momento. Noi siamo totalmente fermi. Aspettiamo da un mese di capire a quale campionato parteciperemo. Intanto la Figc ha deciso di tutelare le pazzie permettendo che cominciasse il campionato di B in maniera veramente precaria. Nel frattempo la Federazione continua a trattenere soldi che non sono di sua proprietà. Mi devono rendere conto di tutto questo”.

Fabbricini ha fatto danni più della Germania, come si dice da noi. Non ci vuole Fabbricini per dire che la Figc è un organismo sui generis. La Figc in quanto organo federativo è pronto a fare rispettare le regole delle leghe associate. Un ordinamento parla chiaro. La Figc è un ente di controllo e gestione. Le leghe sono una componente. Anche in merito al Coni bisognerebbe aprire un libro di chissà quali contenuti. Noi abbiamo gli stadi più fatiscenti d’Italia, non abbiamo impianti sportivi. C’è solo il calcio della Serie A dove, peraltro, non tutto fila liscio. Oggi la A si mantiene con i proventi dei diritti televisivi. I diritti comprano dei servizi, il contenuto tecnico che si sviluppa in uno stadio. I nostri sono gli stadi più degradati d’Europa. Tutti i club dovrebbero sistemare le cose. In Inghilterra ti apre il cuore se vedi il contenuto. Poi guardi Sassuolo-Genoa su un campo che tutto sembra meno che un campo sportivo da A, con tutto il rispetto. Figc e Coni dovrebbero interessarsi anche di queste cose, non c’è programmazione. Parliamo di bilanci, andate a vedere in A quanti club hanno i bilanci a posto. Sono pochi, vi prego di credermi. Questo nonostante maneggino un bel quantitativo di denaro. In B e Lega Pro i proventi sono vicini allo zero e poi emergono società in gravi difficoltà economiche. I formati dei campionati vanno cambiati rispettando le regole ed investendo tutte le leghe, non una sola. Fabbricini ha dato la spallata decisiva al rotolamento del nostro sistema calcistico. Per non parlare della giustizia sportiva. Tempi ciclopici. La Vibonese, dopo un anno, ha avuto ragione dalla giustizia ordinaria. Siamo in un ginepraio dove sguazzano i pupari che, a modo loro, gestiscono questo baraccone. Ma la loro gestione ha portato solamente allo sfascio“. 

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