CATANIA: tre punti sotto l’albero. Trovata la soluzione migliore per fare coesistere Marotta e Curiale? Ripartire dall’ottimo secondo tempo

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Arriva la reazione alle critiche piovute dopo il deludente pareggio di Lentini. Reazione soprattutto mentale e caratteriale, a supporto della richiesta di mister Sottil di vedere un Catania più disinvolto e sbarazzino. Con il 4-3-3 le risposte positive non sono mancate, 5-0 a parte. Il primo tempo, obiettivamente, è stato bruttino con i rossoazzurri che soffrivano le ripartenze ospiti affidate prevalentemente alla velocità di Sciamanna e Rosafio, non per nulla i giocatori di maggiore qualità della Cavese. Più di qualche brivido per Pisseri a difesa dei pali, mentre il Catania rispondeva a fiammate con alcune trame di gioco interessanti ma poco efficaci ed una spinta sugli esterni sostanzialmente improduttiva. L’Elefante, però, dopo qualche imprecisione di troppo ha saputo capitalizzare al meglio le occasioni prodotte. Migliorando la qualità del palleggio il Catania è riuscito a guadagnare metri e spazi per rendersi pericoloso. In una di queste situazioni ne ha approfittato Manneh, bravo ad attaccare la profondità portando in vantaggio i padroni di casa al 37′. Per domare la Cavese, però, serviva una ripresa diversa. Più incisività, maggiore concretezza e liberare la mente da tensioni e cattivi pensieri. I rossoazzurri nel secondo tempo danno subito l’impressione di scendere in campo con l’intento preciso di chiudere la partita.

Gli avversari decidono di non erigere barricate, provando in alcune circostanze a rendersi nuovamente pericolosi. La squadra di Sottil, tuttavia, dimostra di volere vincere a tutti i costi. Lo spirito è quello giusto, bravo il Catania a portare gli episodi dalla propria parte come quando al 70′ Lodi trasforma il rigore del 2-0. Fatto, questo, assai determinante nell’economia della gara poichè il Catania è adesso molto più sereno e propositivo, incoraggiato a premere ancora sull’acceleratore per chiudere l’incontro una volta per tutte. Le successive reti di Manneh (prima doppietta in rossoazzurro), Marotta (fantastico tiro al volo che fulmina l’incolpevole portiere metelliano) e Calapai consentono al Catania di archiviare la pratica sbloccandosi mentalmente. Al triplice fischio dell’arbitro, il passivo appare forse un tantino esagerato per i campani ma la vittoria è indiscutibile. Fermo restando che c’è ancora da migliorare sul piano del gioco e della continuità, in termini di prestazioni e risultati. Si ricomincia con una bella cinquina e da una prova di forza con alcune valide indicazioni per il futuro. Su tutte, il ritorno di Lodi in cabina di regia nel 4-3-3 con esito lusinghiero; la spinta continua e costante del terzino Calapai; la posizione di Marotta da esterno sinistro pronto ad accentrarsi quando necessario. Probabilmente Sottil ha trovato il modo migliore per fare coesistere Marotta e Curiale in avanti, con quest’ultimo punta centrale di riferimento. Una cosa è certa: vincere è sempre la medicina migliore per superare le difficoltà. Se la vittoria passa da una prestazione importante come quella offerta nel secondo tempo, tanto meglio. Intanto l’ambiente può trascorrere un sereno Natale con tre punti sotto l’albero che fanno sorridere e ripartire il Catania.

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