GRASSO (vedova Raciti): “A 12 anni dalla morte di mio marito non è cambiato niente in Italia”

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Marisa Grasso, vedova Raciti

Marisa Grasso, vedova dell’agente Filippo Raciti, al telefono con l’Adnkronos amareggiata dopo l’episodio di Milano che ha causato la morte di un tifoso:

“Salvini? Abbiamo parlato di tante cose, anche di questo. Speriamo che la situazione possa cambiare. Lui è il ministro dell’Interno e mi ha promesso un impegno in più contro la violenza nel mondo del calcio. E’ sempre ‘tifoso contro tifoso, uniti contro lo sbirro’, non è cambiato nulla. So quello che la mia famiglia ha pagato in questi anni per colpa della mano violenta del mondo sportivo: è un problema culturale non risolto. Bisogna investire di più nella cultura, nella scuola e nell’informazione. Tutto il sistema è carente da questo punto di vista e non mi stupisco se a 12 anni dalla morte di mio marito il linguaggio è sempre quello. Mio marito tornava a casa sempre ferito, fin quando non è più tornato. La partita di calcio dovrebbe essere un’occasione di unione tra le famiglie, soprattutto sotto Natale che è espressione di pace e serenità. E invece non è così“.

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