BUCOLO: “Lavoriamo per ritrovarci come squadra. Catania, sei il mio sogno. Pensiamo solo al campo”

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Intervento di Rosario Bucolo in sala stampa. Il centrocampista del Catania ritiene che la sua squadra sia sulla buona strada per risalire la china.

“Purtroppo mi capita di ripensare a quell’intervento in scivolata a Catanzaro, il fallo che ha determinato l’espulsione non c’era e la cosa è stata riscontrata da tutti. Ammonire per quel gesto fa male, anche il primo cartellino giallo è parso esagerato. Se non fossi stato espulso, avremmo parlato di una gara diversa. Mi prendo le mie responsabilità come ho sempre fatto comunque, adesso sono ripartito”. 

“Quando nasci a Catania c’è un amore sconfinato per questi colori. Nonostante tutte le problematiche emerse negli anni, la voglia di fare bene non mi è mai passata. Ad ogni batosta sono sempre ripartito con le giuste motivazioni. Sono stati tempi duri per Catania, questo non fa piacere soprattutto per chi è nato in questa città e ci vive con la famiglia. Così diventa tutto amplificato ma questo è il mio lavoro, l’ho scelto io, sapevo a cosa andare incontro. Anche se trascorro momenti molto brutti, per me indossare la casacca rossazzurra è una soddisfazione che va oltre le delusioni perchè questa è casa mia, questo è il mio sogno“.

“Sono stasi mesi veramente tosti anche per me. Adesso stiamo cercando di concentrarci sul campo perchè è questo che fa la differenza. Con il mister proviamo tante soluzioni allenamento dopo allenamento, facendo tutto quello che serve per affrontare al meglio un campionato di Serie C. I fattori esterni non fanno bene alla squadra ma pensiamo al rettangolo verde e di portare il Catania dove merita“.

“E’ stata una settimana positiva dopo tanto tempo anche a livello di morale. Siamo sulla buona strada, pensiamo a lavorare e cerchiamo di essere ancora più uniti. Conosco solo il lavoro, ho visto tante società trascorrere brutti periodi e riuscire a centrare ugualmente la promozione. Questa passa dal campo. Più avanti non so cosa succederà, ma i problemi extra campo non ci appartengono. Ripeto, è fondamentale che noi giocatori pensiamo esclusivamente al rettangolo verde”. 

“Tanti catanesi nel gruppo? A Potenza abbiamo giocato in quattro. Questo, al di là delle negatività, fa bene al Catania ma al calcio in generale. Quattro ragazzi di Catania che difendono i colori della propria città, ragazzi provenienti dal settore giovanile, è un fatto molto positivo e non si vede spesso. Di Piazza? Matteo lo conosco da quando ero piccolino. Ha un carattere particolare, come me ed altri giocatori. Ogni persona ha i propri difetti, noi dobbiamo cercare di mascherarli e capirci l’uno con l’altro. In un gruppo ci sta che delle persone abbiano caratteri differenti. Non c’è nessun problema con Matteo, l’importante è che corra e dà una mano alla squadra come sta facendo. Se sbaglia, non lo fa mai per cattiveria”.

“La vittoria di Potenza? Tu prepari la gara durante la settimana. Chiaramente una squadra come il Potenza non puoi affrontarla se non sei organizzato. Quel giorno era accaduta anche l’aggressione al Direttore, un fatto che ci aveva scombussolato ma allo stesso tempo spinto ad essere protagonisti e ce l’abbiamo fatta, dando una risposta molto importante ed evidenziando una grande prova di gruppo. La speranza è che possa svilupparsi un nuovo campionato per noi. Il calcio è imprevedibile, può succedere di tutto. Vincere aiuta a vincere, a lavorare più serenamente. A Rieti non era tanto scontato vincere perchè contro di noi chiunque dà il massimo. Adesso dobbiamo chiudere il girone d’andata nel migliore dei modi. Poi si vedrà. Dobbiamo ritrovarci come squadra. Ci stiamo provando ripetutamente. Trovando la giusta quadratura. Questo è il nostro obiettivo. Sarà il campo a dire dove possiamo arrivare”.

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